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di Marco Cannata – Le idee saranno chiarissime, non lo metto in dubbio, ma decifrarle ad oggi è complicatissimo così come si spera sarà affrontare il Napoli di Antonio Conte una volta completata la rosa.

Tutto nasce da Kevin De Bruyne. Perché non era il belga quello che il Napoli cercava all’origine, quello che ci si aspettava per completare la squadra privata del talento di Kvaratskhelia e laureatasi campione d’Italia.

Un mediano ed un esterno alto. Quello mancava. Quello serviva. Due profili di alto livello per completare la rosa, aumentando il livello di alternative e competizione, poi tutto il resto che abbiamo visto arrivare in rapida e sorprendente successione già a Dimaro.

Poi arriva lui, Kevin da Manchester. Ed il Napoli antepone la clamorosa qualità del singolo al progetto tecnico piu logico, impone la forza di un Club sano, campione d’Italia, capace di entrare nella storia con il titolo ed una festa di colori sul lungomare che rimarrà manifesto eterno che rappresenta un biglietto da visita straordinario abbagliante per chiunque.

E allora che De Bruyne sia. De Bruyne che va a prendere il posto nello scacchiere proprio di Raspadori, in un ipotetico 442 che sarà il vestito indossato per le grandi occasioni, con Scott finto esterno a sinistra, Lobotka e Frank in mezzo ed un esterno a destra con l’ex City dietro Lukaku.

Arriva Lang che con Politano e Neres compone la batteria di esterni, ne arriverà un altro o no, questa è la domanda una volta saltato Ndoye, il più adatto tatticamente al gioco di Antonio Conte.

Domanda senza risposta, con le coordinate difficili da trovare considerando l’arrivo praticamente fatto di Gutierrez e la trattativa per Juanlu.

Poi ecco deflagrare improvvisa la chiusura della trattativa Raspadori Atletico.

Ed allora seppur difficile capire il Napoli cosa farà di preciso è bene sottolineare quella che non rappresenta più una scelta ma un’esigenza, l’arrivo di un esterno che abbia forza e gol nelle gambe.

Lookman il calciatore perfetto nella sua anarchia da poter gestire all’interno di un sistema collaudato come quello Azzurro, ma porta a Chiesa la pista più percorribile, complicatissimo per le cifre Kevin e ci sono sempre le suggestioni Sterling e Grealish sullo sfondo di un futuro indecifrabile ma che ci regala una certezza.

Il Napoli sta lavorando per completare la propria rosa come mai fatto prima d’ora, manca poco, tre calciatori più Gutierrez, le ultime curve, le più difficili, ma che una volta superate potranno dirci obiettivi ed aspettative dei campioni d’Italia.