Non sono pochi i contrari, a quei 606 ritratti di napoletani, stampati sulla facciata del Duomo. E così è annunciata una protesta per domani, alle 18.30, sul sagrato della Cattedrale. L’associazione Fatti di Napoletani perbene chiama a raccolta il dissenso. Nel mirino c’è “Chi sei, Napoli?“, l’opera temporanea dell’artista francese JR. Domani ci sarà la presentazione ufficiale, cui è rivolta la contestazione. È un mosaico di 606 fotografie, realizzato con la tecnica dello stencil. L’installazione rappresenta il nuovo capitolo della serie Chronicles, messa in campo anche a New York, San Francisco, Kyoto e l’Avana.
Sul Duomo, da un po’, compaiono i volti di gente comune e un po’ meno. Tra le facce, c’è infatti pure quella del sindaco Manfredi. Ma a tanti l’installazione non va giù, e fioccano le polemiche. “L’artista JR ha ottenuto il permesso – afferma Fatti di Napoletani perbene – di coprire la facciata del nostro Duomo con gigantografie che immortalano la peggio Napoli“. Tra le scene esposte, anche i trasgressori al codice della strada. Gruppi di persone a bordo di scooter, senza casco. Anche in tre sul mezzo, e alcuni sono bambini. Per l’associazione, l’opera costituirebbe “una galleria deformante di stereotipi, degrado, folklore esasperato”. In poche parole, “un tripudio di luoghi comuni, cuciti addosso a una città che merita rispetto, complessità, amore vero”. Protagonisti sono cittadini di sette zone diverse, immortalati dal 23 al 29 settembre 2024: Piazza Sanità, Piazza Dante, Fuorigrotta, Mergellina, San Giovanni a Teduccio, Piazza Cavour e Borgo di Sant’Antonio. “Basta con la narrazione tossica” reclama Fatti di Napoletani perbene. “Napoli – si accusa – non è una caricatura da esporre. È una città viva, che respira, che soffre, che sogna”. Gli attivisti invocano una visione non oleografica della città. “Napoli siamo Noi – insorgono -: persone perbene, oneste, silenziose, fiere”.
Rimostranze analoghe provengono da altre realtà civiche. “Registriamo con grande imbarazzo – dichiara Antonio Pariante, presidente del Comitato di Portosalvo – questa singolare mostra fotografica “sparata” sulla antica facciata del Duomo di Napoli”. La scelta, secondo Pariante, sarebbe “frutto della cosiddetta “contaminazione artistica” che si sta svolgendo a Napoli con un estremo senso di sfida e provocazione culturale che in questo caso è ai limiti della profanazione”. Il presidente del comitato sottolinea la sacralità del luogo. “La facciata del Duomo – aggiunge – non può essere trasformata in tazebao per bizzarre esposizioni fotografiche” presentate come opere d’arte contemporanea”. E dopo l’ok della Soprintendenza, Pariante si interroga sulle “tutele che garantiscono l’integrità del Duomo”, un “monumento nazionale“. La consigliera regionale Maria Muscarà invece chiede: “Vorrei vedere se a un napoletano in Francia avrebbero permesso di rovinare la Cattedrale di Notre-Dame”. E di “decadenza culturale, oltre che religiosa” parla Pino De Stasio, consigliere della municipalità 2. Insomma, è lanciata la sfida a chi ha voluto “Chi sei, Napoli?”.