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Nell’ambito della rassegna letteraria in-Chiostro, nel cuore di Napoli nella splendida cornice di San Domenico Maggiore, Mario Volpe con il suo libro China Prosit (Diogene Edizioni) è ritornato a parlare di Cina. L’autore, la cui famiglia vanta storiche relazioni commerciali con il Paese del Dragone, è ormai riconosciuto tra gli osservatori più esperti e credibili nel contesto economico e commerciale delle relazioni tra gli imprenditori cinesi e quelli italiani ed è stato l’ideatore (insieme al giornalista Giuseppe Pesce) della rubrica di grande successo ChiNapoli (pubblicata sulla rivista l’Espresso Napoletano) raccontando, per la prima volta in assoluto, i molteplici aspetti economico-culturali tra Napoli e la sua comunità cinese.

Il filo conduttore della narrazione di Mario si è riallacciato ai recenti avvenimenti che hanno, e continuano a devastare il mondo, di cui l’autore ha voluto esprimere un parere quanto mai concreto su quello che potrebbe derivare da un incontrastata ingerenza dell’economia sinica in rapporto all’emergenza sanitaria che si è abbattuta sul pianeta. Seppur riconoscendo una relativa responsabilità da parte delle autorità di Pechino, Mario Volpe ha invitato a non dimenticare il percorso storico del popolo cinese, forte di una cultura millenaria, e di tenere a modello l’operosità che contraddistingue le proprie comunità.

All’incontro, tenutosi nel rispetto delle norme anti-contagio, è intervenuto il dottor Salvatore Principe – presidente della Diogene Edizioni – e il giornalista Marco Molino esperto osservatore delle dinamiche portuali e di economia marittima che coinvolgono la nostra nazione. E proprio Marco Molino ha voluto chiudere l’incontro invitando l’autore a richiamare il messaggio ottimistico riportato nelle 254 pagine di China Prosit, il cui contenuto sarà oggetto di un prossimo interessante dibattito (il 24 settembre a Caserta e il giorno 25 settembre a Castel Nuovo) con il giornalista Luca Marfè, in cui si metteranno a confronto le realtà delle due più grandi economi mondiali: gli USA e la Cina.