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Napoli – «Tu non sei razzista, tu si “strunzo”». Regione Campania ed Eav con Maria Rosaria Coppolo, l’eroina che pochi giorni fa ha zittito con il proprio coraggio un giovane razzista che stava aggredendo un pakistano in Circumvesuviana. Questa mattina, nella sede storica di corso Garibaldi, il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio e l’assessore regionale Franco Roberti hanno consegnato alla signora, la protagonista del video diventato virale sul web nel quale prendeva le difese di un lavoratore extracomunitario, il riconoscimento “Cittadina Protagonista” e un mazzo di fiori.

«Oggi lanciamo insieme alle Acli e Legambiente la campagna contro il razzismo “Siamo differenti, non siamo indifferenti”. A partire dal piccolo, grande gesto di Maria Rosaria, un fatto che dovrebbe essere normale ma che di questi tempi appare straordinario. Lo facciamo con l’orgoglio della nostra storia, quella delle nostre ferrovie, che attraversano tutto il tessuto sociale e urbano della metropoli e mettono in relazione mondi, culture, storie diverse che devono imparare a convivere», è il commento del presidente dell’Eav De Gregorio. «Sono felice di essere qui a nome della Regione Campania perché questo gesto di umanità e di solidarietà umana va sottolineato. Esistono tanti e tante Maria Rosaria che bisogna incoraggiare. Se tanti napoletani avessero il coraggio di dire quello che pensano come Maria Rosaria, senza girarsi dall’altra parte, Napoli sarebbe già diversa», ha invece aggiunto l’assessore regionale Franco Roberti. Presente, insieme ai rappresentanti di Acli e Legambiente, anche il responsabile del centro di produzione Rai di Napoli Francesco Pinto, viaggiatore storico della Circumvesuviana, il quale, nel raccontare diversi aneddoti di solidarietà umana tra viaggiatori cui ha assistito personalmente per anni, ha insistito: «Bisogna sottolineare continuamente questi episodi, perché sono la normalità di cui non si parla mai. Dobbiamo dirlo forte, soprattutto di questi tempi, questo non è il Paese che vogliono raccontarci». Queste, invece, le parole della vera protagonista della vicenda, la signora Coppola: «Ho fatto solo quello che mi sentivo, la normalità, per me. Lo rifarei alte mille volte, ma chiederei a tutti di spegnere i cellulari. Sono felice di essere qui, vi ringrazio tutti, ma non mi aspettavo e non voglio notorietà. Voglio tornare solo al mio lavoro, in sartoria, e compiere il mio dovere ogni giorno. Non sono un eroina, sono una donna che viaggia e lavora tutti i giorni, come la maggioranza delle persone perbene che erano su quel treno».

«Insieme alla campagna contro il razzismo – ha concluso De Gregoriocontinueremo ad intensificare le nostre azioni per rafforzare la sicurezza dei nostri viaggiatori. Abbiamo lanciato la app Sam, una semplice icona da smartphone che consente di chiedere l’intervento della sicurezza, con l’invio della geolocalizzazione del viaggiatore lungo tutte le nostre linee ferroviarie, in stazione e a bordo treno. Scaricatela. Noi continueremo a fare la nostra parte come Eav, un’azienda che sta finalmente risalendo la china, ma ciascuno deve fare la sua parte».