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Napoli – L’ex Provincia di Napoli non paga la fornitura di metano e l’Eni chiude i rubinetti. Una nuova tegola si abbatte sull’azienda di trasporto pubblico Ctp, che da stamattina si ritrova a dover fare i conti con l’ennesima grana: 70 autobus costretti a rimanere fermi ai box fino a quando la Città Metropolitana non salderà il debito da circa 220mila euro. Dopo vari presidi, convocazioni tra Prefettura e Città Metropolitana, dopo l’impegno, fin qui però solo annunciato, del sindaco Luigi de Magistris nel voler risolvere la problematica di 750 famiglie, tra dipendenti diretti e indotto, stamattina l’Eni ha chiuso la condotta del gas per morosità. “Una decisione inaccettabile – dichiarano Domenico Monaco della segreteria regionale Faisa Confail e Giuseppe Ferruzzi dell’Usb un paradosso dopo l’impegno e lo sforzo dimostrato dai lavoratori, adesso il rischio è diventato veramente altissimo, circa 70 bus del deposito di Arzano rimarranno fermi per mancata erogazione del gas. Questo dimostra che mentono quando dicono di voler risolvere il problema Ctp, non dovevano permettere la chiusura della condotta, avrebbero dovuto in quanto proprietà di Ctp inviare un atto ufficiale a garanzia del pagamento ad Eni, invece no, la situazione improvvisamente è precipitata”. Insomma, dire che la situazione è critica è praticamente un eufemismo: “Non sappiamo cosa pensare – continuano Monaco e Ferruzzi – troviamo vergognosa questa vicenda assurda, una vicenda che ridicolizza veramente la politica di Città Metropolitana, che trovassero adesso il modo come riparare a questa figuraccia abnorme. Chi paga in questi casi nonostante l’impegno dei dipendenti e la cittadinanza metropolitana che si vede negato il sacrosanto diritto alla mobilità”. La questione non finisce però qui e rischia di avere strascichi pesanti: “Scriveremo alla Procura della Repubblica per quanto accaduto stamattina, non si può fare finta di nulla, deve esserci chi dovrà pagare gli errori gestionali di questa azienda, non possiamo accettare tutto questo“, concludono i sindacalisti Monaco e Ferruzzi. La nuova impasse amministrativa, in particolare, sarebbe scaturita dal mancato pagamento delle forniture di metano relative alle mensilità di luglio e agosto 2018: l’Ente di piazza Matteotti non avrebbe infatti saldato una fattura da 140mila euro e due rate da circa 35mila euro ciascuna scaturite dalla rateizzazione per altri pagamenti precedenti mancati.