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Tra le città italiane più care a novembre Benevento è quarta, Napoli settima. Quinta la Campania tra le regioni. L’Istat ha reso noti oggi i dati territoriali sull’inflazione del mese scorso. In base a questi, l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica di tutte le città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti. In testa alla graduatoria Bolzano, dove l’inflazione tendenziale (+1,6%) si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 425 euro per una famiglia media. Segue Alessandria, +1,9% su novembre 2022, la seconda inflazione più alta d’Italia dopo Benevento (+2%), con un incremento di spesa pari a 422 euro a famiglia. Terza è Pisa (+1,8%), la terza inflazione più elevata del Paese, con una spesa supplementare pari a 406 euro annui per una famiglia tipo. Quindi troviamo (+2%, pari a 389 euro), Venezia (+1,5%, +361 euro), Perugia (+1,5%, +354 euro), al settimo posto Napoli, quarta per inflazione più alta (+1,7%, +344 euro) poi Varese (+1,3%, +343 euro) e Trieste (+1,4%, +325 euro). Chiude la top ten Pordenone (+1,3%, +302 euro).

In deflazione, invece, ci sono 13 città. Reggio Emilia la più virtuosa, in termini di riduzione di spesa: è al secondo posto per deflazione (-1%) e in media si spendono 242 euro in meno all’anno. Al secondo posto Trapani, prima per calo dei prezzi (-1,1%) e con un risparmio di 210 euro. Medaglia di bronzo Campobasso (-1%, -183 euro) ex aequo con Pescara (-0,9%, -183 euro). Bene anche Catania (-0,7%, -139 euro), Caserta al settimo posto (-0,3%, -58 euro), Bari al nono posto (-0,3%, -52 euro) e Ancona (-0,2%, -40 euro).

Tra le regioni più costose, l’Umbria è in testa alla classifica, con un’inflazione annua a +1,3%. È la più alta d’Italia ex aequo con la Campania. Una famiglia umbra, oggi, registra un aggravio medio pari a 294 euro su base annua. Per un’omologa campana, viceversa, l’asticella si ferma a 248 euro. Subito dopo l’Umbria c’è il Trentino, dove la crescita dei prezzi dell’1,1% implica un aumento del costo della vita pari a 286 euro. Terzo il Friuli, +1,2% e +274 euro. All’opposto, tra le regioni più risparmiose, ben 3 sono in deflazione. La migliore è il Molise -0,8%, pari a un risparmio di 146 euro, seguita dall’Abruzzo (-0,4%, -80 euro). Medaglia di Bronzo per la Sicilia (-0,4%, -75 euro).