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Napoli –  L’effetto del caldo per frenare la pandemia? No, secondo uno studio americano  è “improbabile” che le variazioni del clima abbiano un ruolo importante nella prima ondata di Covid-19. Queste le conclusioni di una ricerca dell’Università di Princeton, pubblicato su ‘Science’. Sul tema è intervenuto anche Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli“Dai primi risultati degli studi sul virus COVID-19 è emersa la probabilità che si sviluppino forti focolai in climi più umidi – spiega l’oncologo -. Il clima estivo non limiterà sostanzialmente la crescita della pandemia. Sono quindi necessarie misure di controllo efficaci.Per questo invitiamo tutti alla massima prudenza e a limitare i contatti senza le precauzioni necessarie”.