- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Hanno provato ad introdurre dei microtelefonini in carcere nascondendoli nei propri slip: sono state individuate e denunciate. Protagoniste della vicenda due donne, scoperte dal personale femminile di polizia penitenziaria operante nel settore colloquio, nell’ambito delle attività di controllo e perquisizione. Le due si erano recate al carcere di Secondigliano per incontrare dei parenti detenuti, nascondendo nelle mutande 9 microtelefonini, poi rinvenuti dagli agenti.

A rendere noto l’accaduto è stato il sindacato Osapp: “Ancora una volta la polizia penitenziaria ha dimostrato alta professionalità e senso del dovere nell’espletare questo delicato compito, che richiede massima attenzione tenuto conto della diffusione di questi piccoli strumenti tecnologici di facile introduzione e di occultamento”, ha dichiarato il segretario regionale campano, Vincenzo Palmieri.

“Il Governo deve investire maggiori risorse per affrontare le ataviche problematiche da tempo segnalate: rinforzare gli organici e le strumentazioni messe a disposizione di un corpo dello Stato come quello della Polizia penitenziaria, affinché sia garantita la sicurezza per tutti”, sottolinea ancora l’Osapp.