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Napoli – “Caro Presidente del Consiglio non c’è tempo da perdere. Il mio è un accorato appello: Fate presto. Bisogna sbloccare le risorse che avete già stanziato per le aziende, per le piccole imprese, gli artigiani, i commercianti. I famosi piccoli finanziamenti: 25mila euro, 80 mila euro sono bloccati e qui è in gioco la qualità della nostra democrazia”. Comincia così il video-appello lanciato dal senatore Sandro Ruotolo (Gruppo misto) che di recente ha segnalato agli investigatori partenopei una serie di notizie di cui è venuto a conoscenza e inerenti attività illegali, cresciute a dismisura per la crisi del Covid-19.

Ad ogni ritardo dello Stato c’è un altro Stato, che si fa avanti: sono le organizzazioni criminali che in questo momento hanno liquidità” – sottolinea -. “Il traffico della droga in Europa è controllato per esempio dalla ‘ndrangheta, si parla di 40 miliardi di euro ogni anno, non vedono l’ora di poter investire e riciclare nelle attività legali, ci sono segnali che vanno in questo senso”.

C’è la denuncia delle associazioni degli artigiani, dei piccoli imprenditori e anche quello che ha raccontato il sacerdote di una periferia di Napoli dove ha sentito il puzzo della camorra – prosegue- prestiti che fanno alla povera gente che non ha nulla da mettere a tavola: 50 euro, 300 euro, 500 euro quindi c’è il rischio dell’usura”.

Ma il rischio più grosso e che si stanno facendo avanti già organizzazioni criminali per rilevare le attività soprattutto quelle del turismo e quindi l’alberghiero, i ristoranti -aggiunge – attenzione non possiamo consentire che accada”.

Il mio è anche un appello ai miei concittadini, ai commercianti, ai piccoli imprenditori, agli artigiani resistete, resistiamo – evidenzia Ruotolo – voglio essere il vostro punto di riferimento,per qualsiasi cosa, ci sono, contattatemi. Occorre resistere. Non siete soli, scegliamo insieme”.

Certo non si vive di aria e quindi ad un certo punto avete questa decisione da prendere : che fare? Non prendetela in solitudine, ci siamo noi, c’è una antimafia, ci sono organizzazioni. Siamo in tanti– conclude – Non bisogna cedere. Non bisogna consegnare le attività che avete portato avanti con tanti sacrifici alle organizzazioni criminali. Bisogna resistere, bisogna resistere e il Governo deve fare presto”.