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Napoli – “Abbiamo discusso in commissione – ha detto il presidente Luigi Felacodelle prospettive per gli asili nido comunali, ora che sono agli sgoccioli i finanziamenti ministeriali del Piano di Azione e Coesione. Va garantito il diritto all’istruzione, prioritariamente attraverso l’internalizzazione del servizio. A tale scopo verrà presto convocata una nuova riunione per discutere dell’assunzione di educatori ed educatrici”.

Come ha riferito ieri l’assessora Palmieri in Commissione, sono sessantaquattro gli asili nido comunali ora attivi in città, ben ventisette in più rispetto alle precedenti amministrazioni. Ad oggi, il loro funzionamento è stato garantito grazie all’esternalizzazione dei servizi, affidati alle cooperative sociali così come previsto dal Piano di Azione e Coesione.

Le economie del finanziamento PAC verranno rimodulate per garantire il funzionamento delle seguenti scuole: Santa Maria Apparente (Municipalità 1); Savy Lopez (Municipalità 5); Radice Ammaturo (Municipalità 7); Primavera Pascoli (Municipalità 7); Rodari Moscati (Municipalità 7); Fratelli Cervi (Municipalità 8); Campanella plesso Alpi-Levi (Municipalità 8); Lotto 1 N (Municipalità 8); Via Padula (Municipalità 9); Basile (Municipalità 9); Via Napoli (Municipalità 9).

I primi asili nei quali sarà attuata l’internalizzazione del servizio, attraverso l’assunzione di educatori ed educatrici, sono quelli che si trovano nelle strutture comunali, nelle quali non sono necessarie ulteriori spese di personale ausiliario: Fava- Gioia; Rocco Jemma; Lotto “O”; Scialoja; il Laghetto; Ramaglia.

Altri asili nido (Gianturco; Pergolella; Guacci Nobile; Piazzi; Cucciolo) necessiteranno, ora che i fondi PAC sono terminati, di una gestione indiretta attraverso l’utilizzo di fondi provenienti dal Ministero e dalla Regione Campania.