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Napoli – Riproposta dalla consigliera Roberta Giova (La Città) la questione del mancato o ritardato riscontro degli uffici alle richieste di accesso agli atti dei consiglieri comunali. La riunione della commissione Trasparenza, presieduta da Domenico Palmieri, ha evidenziato la necessità di risolvere il problema anche attraverso una migliore comunicazione con i servizi, peraltro più volte sollecitata dalla Segreteria generale. Gli interventi dell’assessora al Welfare Roberta Gaeta, alla Trasparenza Monica Buonanno, del Segretario generale Patrizia Magnoni e del vice Segretario generale Cinzia D’Oriano.

Mancato riscontro alle richieste di informazioni inerenti la spesa sociale reale per l’anno 2018 con dettaglio in riferimento ai servizi per gli anziani e mancata attivazione del servizio di assistenza ai disabili. Le richieste di approfondimento della consigliera Roberta Giova sono state al centro della riunione di oggi della commissione Trasparenza ed hanno fornito lo spunto per una riflessione più ampia sul problema delle difficoltà per i consiglieri comunali di accesso agli atti amministrativi e di riscontro alle richieste rivolte in modo formale agli uffici. Nel caso della consigliera Giova, che ha raccontato la vicenda, sono state inviate in risposta alla sua richiesta oltre settecento schede analitiche di difficile consultazione e nessun riscontro è stato fornito alla richiesta di schede di sintesi. Solo un disguido, per l’assessora al Welfare Roberta Gaeta, che ha ricostruito l’iter procedurale avviato da David Lebro, predecessore della consigliera Giova, poi dimessosi da consigliere comunale. Un mese il lasso di tempo intercorso dalla prima richiesta, il 21 giugno, fino all’invio delle schede di sintesi, il 19 luglio, preceduto dalla trasmissione il 9 luglio delle schede analitiche. Solo l’avvicendamento nel seggio di consigliere comunale ha quindi creato un problema di mancata comunicazione del risultato delle richieste alla consigliera Giova, ha concluso l’assessora, riconoscendo comunque l’esistenza di una difficoltà per i consiglieri di ricevere risposte in tempo rapido e per i servizi, in particolare quelli del Welfare alle prese con cambi di responsabili, di fornirle.

Anche i consiglieri Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Moretto (Prima Napoli) hanno concordato sull’urgenza di trovare una soluzione ad un problema che costringe in molti casi i consiglieri a far seguire denunce agli organi giudiziari alle richieste inevase, a causa degli effetti negativi prodotti dal mancato riscontro. Non si tratta di ritardi brevi, hanno ricordato, ma spesso di inerzie che si protraggono per mesi e più.

Massima collaborazione e sostegno alle necessità dei consiglieri da parte dell’assessorato alla Trasparenza è stata assicurata dall’assessora Monica Buonanno, mentre il Segretario generale Patrizia Magnoni ha invitato a distinguere due aspetti della trasparenza: quello formale, che esige il rispetto del dettato regolamentare che fissa in 48 ore il tempo massimo entro il quale occorre rispondere alle richieste di atti dei consiglieri, e che viene puntualmente richiamato nelle note scritte inviate dalla segreteria generale ai servizi; quello reale, legato al concreto funzionamento dell’ente, alle prese con le carenze di personale della struttura amministrativa, circostanza che imporrebbe una disponibilità più “informale” da parte degli uffici, nel rispetto del principio di collaborazione. In quest’ottica, il vice segretario generale Cinzia D’Oriano ha ricordato che alla nota di sollecito inviata dalla segreteria generale agli uffici si affianca sempre anche un contatto telefonico diretto nel quale si invita a rispondere ai consiglieri che lamentano ritardi nel ricevimento degli atti richiesti. Per semplificare ulteriormente, il presidente Palmieri ha invitato ad aprire una riflessione sulla possibilità di modificare le norme attuali nel senso di prevedere che nell’ambito dello svolgimento del proprio mandato i consiglieri possano recarsi personalmente presso gli uffici per visionare ed estrarre copia degli atti di cui hanno bisogno. In attesa di approfondimenti e di una riflessione anche in sede Anci, come suggerito dal consigliere Brambilla, il vice segretario D’Oriano ha assicurato che la questione della massima collaborazione degli uffici con i consiglieri sarà ulteriormente messa al centro della discussione  in occasione degli incontri con i dirigenti nell’ambito della stesura del prossimo Piano triennale anticorruzione.

Al termine, il consigliere Moretto ha formalizzato la richiesta di una prossima riunione della commissione Trasparenza sui lavori di piazza Mercato e di corso Meridionale, con particolare riferimento agli aspetti dell’oggetto degli appalti, dei materiali utilizzati e dei controlli.