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Napoli – Le opposizioni in consiglio comunale bocciano il bilancio di previsione 2019 presentato all’aula dalla giunta de Magistris. Le forze di opposizione puntano il dito contro le misure messe in campo. “La manovra di bilancio così come proposta – ha affermato David Lebro de La Città è invotabile perché si basa su previsioni di entrata che già negli anni passati non si sono mai concretizzate. Per far quadrare i conti e scongiurare il commissariamento – ha aggiunto – piuttosto che mettere in campo azioni concrete ed incisive di razionalizzazione delle spese, si continua a far leva sulla presunta vendita del patrimonio di proprietà comunale e presunte riscossioni di tributi, ormai vere e proprie chimere. Dopo otto anni, l’amministrazione persevera nei suoi errori». Da parte del M5s è stato annunciato che al momento del voto sulla delibera di bilancio abbandoneranno l’aula perché, ha sottoscritto il consigliere Matteo Brambilla, «non lo possiamo assolutamente votare». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere di Fratelli d’Italia, Marco Nonno, che ha annunciato il voto contrario ma ha annunciato “un’opposizione costruttiva quale la città merita nell’esaminare emendamenti, mozioni e ordini del giorno“.

Di tutt’altro avviso l’amministrazione comunale, che nelle ore precedenti aveva affermato: “Invito l’aula a esprimere un voto favorevole al Dup e alla manovra di bilancio di previsione. Con le misure contenute diamo un colpo d’ala decisivo per la crescita del territorio cittadino”. Con queste parole l’assessore al Bilancio, Enrico Panini, si era rivolto alle forze politiche presenti in Consiglio nel suo intervento di presentazione dei documenti che delineano le misure di economia e finanza dell’ente e fissano le linee strategiche per arrivare al termine della consiliatura fissata a maggio 2021. Sette i punti fondanti del bilancio 2019 illustrati dall’esponente della giunta de Magistris, a cominciare da «un imponente piano di assunzioni» che prevede 680 entrate a tempo indeterminato di cui 70 educatrici di asili nido, 300 in Asia, 100 in Abc, 50 in Napoli Servizi e 100 Lsu definiti «veri precari di Stato» con uno stanziamento di risorse pari a 6 milioni di euro. “Questa stagione di assunzioni – ha affermato Panini – consentirà al Comune e alle sue partecipate di svolgere al meglio i propri compiti ed è frutto di uno sforzo economico dell’Amministrazione che continua a dover fare i conti con i tagli dei Governi centrali“.