La Prefettura di Napoli ha aperto un’istruttoria su occupazione di suolo e allestimenti per concerti in piazza Plebiscito. L’ufficio territoriale di governo lo ha comunicato a Pino De Stasio, consigliere della municipalità 2, firmatario di un esposto il 24 settembre. Sul caso, negli ultimi giorni si sono registrate proteste dei residenti, ed anche una raccolta di firme. Il 19 settembre, sullo stesso tema De Stasio ha inviato un’interpellanza al Comune di Napoli. Palazzo San Giacomo, tuttavia, non ha ancora risposto.
Al sindaco Gaetano Manfredi e all’assessore competente, il consigliere chiede “se l’Amministrazione comunale abbia autorizzato le occupazioni di suolo pubblico in Piazza del Plebiscito per i concerti in corso e con quali motivazioni, considerato il vincolo di tutela indiretta”. Nella sua interrogazione, De Stasio spiega infatti che “Piazza del Plebiscito e gli edifici che su di essa prospettano (Palazzo Reale, Chiesa di San Francesco di Paola, Palazzo della Prefettura, Palazzo Salerno) sono sottoposti a vincolo di tutela ai sensi” del Codice dei Beni Culturali. E inoltre con un Decreto Direttoriale del 2013 “è stata disposta una tutela indiretta ai sensi dell’art. 45 del Codice dei beni culturali, fissando prescrizioni rigorose circa le occupazioni temporanee, le volumetrie ammissibili e i limiti temporali per eventi e manifestazioni”. Pertanto, al Comune si domanda se sia stata acquisita “la prescritta autorizzazione della Soprintendenza e in quali termini la Prefettura sia stata coinvolta”.
Ma De Stasio pone altri quesiti all’amministrazione comunale. A partire dall’ammontare del canone o corrispettivo versato al Comune dagli organizzatori degli eventi. “Specificando – scrive – le voci di introito e l’eventuale destinazione vincolata delle somme”. Il consigliere vuol sapere anche se l’Amministrazione intenda adottare provvedimenti “per evitare che eventi di simile portata, per durata e volumetrie, si ripetano”, ipotizzando un presunto “contrasto con il decreto di tutela e con la vocazione culturale e storica della Piazza”. Al sindaco e all’assessore si chiede pure “quali misure si intendano assumere per garantire la fruizione pubblica, il decoro e la tutela del contesto monumentale”. Lo stesso vale per la “compatibilità delle manifestazioni con le attività istituzionali e culturali circostanti (con particolare riferimento al Teatro di San Carlo)”.
Gli interrogativi sono molteplici, come si vede. Poggiano tutti su alcune circostanze. “Nonostante tali prescrizioni – osserva De Stasio -, negli ultimi giorni Piazza del Plebiscito risulta occupata da ingenti strutture per concerti e spettacoli, con un impatto acustico e volumetrico particolarmente gravoso, che altera la prospettiva e il decoro del sito e produce disturbo molesto anche al Teatro di San Carlo durante lo svolgimento delle rappresentazioni liriche”. L’interpellanza ricorda anche la “petizione di protesta” di “numerosi residenti”, la quale già invoca “una verifica di compatibilità con la normativa di tutela”. L’iniziativa di De Stasio è motivata dalla necessità di chiarire “in quale misura la Soprintendenza e la Prefettura abbiano rilasciato, ciascuno per propria competenza, autorizzazioni per l’occupazione di suolo e/o per l’allestimento delle strutture e lo svolgimento dell’evento”. Sul punto, la Prefettura ha fornito un primo riscontro. Da Palazzo San Giacomo, il consigliere auspica chiarimenti su “quali siano stati i termini di coinvolgimento” del Comune, “che per legge è tenuto a recepire e far rispettare le prescrizioni del decreto di tutela”. Ma questo potrà specificarlo solo un’eventuale replica.