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La Decima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha scarcerato Antimo Cesaro concedendogli gli arresti domiciliari. Era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa con altre 59 persone per aver appoggiato il clan Puca di Sant’Antimo (Napoli).

Antimo è il patron del centro diagnostico Igea che secondo i pentiti era in parte finanziato dal clan che aveva messo quote. Antimo, difeso dagli avvocati Claudio Botti e Fabio Gino Fulgeri, aveva invece riferito di essere vittima di estorsioni da 15 anni.

Nella stessa indagine risultava una richiesta di misura cautelare anche per il fratello di Antimo, il parlamentare di Forza Italia, Luigi. Il Riesame proprio oggi ha depositato le motivazioni dichiarando inutilizzabili le intercettazioni telefoniche a carico dell’onorevole.