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Napoli – Se non è una resa dei conti poco ci manca. Il centrosinistra, archiviate le frizioni delle scorse settimane, si ricompatta in consiglio comunale e oggi presenterà in aula una pregiudiziale con cui si chiede di non approvare il rendiconto 2017, il consuntivo su cui ieri appena ieri si è abbattuto come una scure il parere sfavorevole del collegio dei revisori e presenteranno anche una mozione in cui si chiede all’amministrazione de Magistris di venire in Assise per esporre se e quali obiettivi intermedi del piano di riequilibrio sono stati raggiunti.

«Approvare un rendiconto con parere sfavorevole dei revisori è un atto gravissimo. Si certifica una debacle conclamata che poteva essere evitata ma invece l’amministrazione continua a perseguire la stessa strada e a puntare su leve come la riscossione e la vendita del patrimonio che non hanno dato i risultati annunciati. Continuare a puntare sulle stesse leve mette a rischio la tenuta del piano di riequilibrio ancora al vaglio degli organi di controllo», tuona Valeria Valente, senatrice e consigliera comunale del Pd. Secondo i dati riferiti, nel 2017 il Comune avrebbe dovuto incassare circa 170 milioni dalla vendita del patrimonio e invece ne sono stati incassati appena quattro. «Siamo davanti a un fallimento nel modo di concepire e gestire la finanza pubblica – aggiunge il capogruppo Pd Federico ArienzoNapoli merita di essere amministrata in modo adeguato». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere de La Città, David Lebro: «Stiamo indebitando il futuro dei nostri figli e delle future amministrazioni. Oggi le forze di centrosinistra con la pregiudiziale e la mozione portano avanti una lotta di trasparenza e di responsabilità». «È finito il tempo di nascondersi dietro al debito ingiusto – conclude Domenico Palmieri di Napoli Popolare – In sette anni questa Amministrazione non e’ riuscita a invertire la rotta, andare avanti è inutile».