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Napoli- Linea comune e visione d’insieme non pervenute, nella maggioranza arancione arriva lo strappo tra il sindaco Luigi de Magistris e i consiglieri di Sinistra in Comune Mario Coppeto ed Elena Coccia. La bagarre è esplosa oggi pomeriggio durante i lavori nell’assise di via Verdi.
A dare fuoco alle polveri è stato l’ex presidente della Municipalità Vomero Coppeto, che ha chiesto al primo cittadino in qualità di capo politico della maggioranza «di ritornare al tavolo della condivisone politica, a un tavolo della concertazione politica prima ancora che della condivisione dei processi istituzionali e amministrativi». Coppeto ha chiamato la maggioranza «alla necessità di una riflessione. Così non si puoi andare avanti».
Un avvertimento che di lì a breve ha preso effettivamente forma: «Noi – ha proseguito Coppeto – pur avendo, rispetto ad altri, qualche motivo in più per fare un po’ di sciopero, ci siamo sempre stati nonostante si siano già consumate lesioni politiche ma evidentemente il senso di responsabilità politica non paga. Ciò che mi interessa è agire per il bene della città in un processo condiviso ma se così non sarà, ed essendo anche io politicamente leso, oggi lascio l’aula». Il consigliere, nel concludere il suo intervento, ha chiesto «che si faccia, al più presto, un ragionamento politico in un luogo alto perché a breve ci sono scadenze importanti e questioni, come il tema del trasporto pubblico, che devono essere risolte». Coppeto, lasciando l’aula, è stato seguito a stretto giro dalla collega di gruppo Elena Coccia. Il consiglio comunale è proseguito dopo la verifica del numero legale richiesta dal consigliere M5S Matteo Brambilla. Ma alla ripresa si è registrato il botta e risposta tra Andrea Santoro di Fratelli d’Italia e Pietro Rinaldi di Sinistra in Comune sull’opportunità di proseguire dopo l’abbandono dell’aula dei due esponenti di maggioranza: «Oggi – ha detto Santoro – sono emerse questioni politiche che non possono passare sotto traccia. Credo che sia emerso un problema serio di natura politica nella maggioranza e pertanto chiedo al presidente dell’assemblea di sospendere i lavori perché c’è bisogno di metabolizzare quanto accaduto». Secca la replica del rappresentante della maggioranza Rinaldi che ha definito la proposta di sospensione «irricevibile» ed ha evidenziato che «pur nel rispetto dei colleghi, l’aula consiliare non è il luogo per esporre valutazioni di carattere politico interne a una coalizione». Il Consiglio ha quindi concluso i lavori e approvato a maggioranza tutte le delibere all’ordine del giorno. Con i soli voti della maggioranza presente in aula, l’Assemblea ha detto sì ad alcune delibere di variazione di bilancio e le delibere con cui si dismettono alcune aree mercatali in fabbrica.