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Napoli  – “Che un organo come la Consulta di garanzia statutaria avrebbe rappresentato, per la Campania, l’ennesimo poltronificio per gli appetiti insaziabili di centrodestra e centrosinistra, oltre che un incredibile spreco di denaro pubblico, lo abbiamo denunciato a più riprese durante la discussione per la sua istituzione in Commissione Affari Istituzionali. In quella sede abbiamo presentato una nostra proposta affinché si equiparasse la Consulta campana a quelle già presenti in Abruzzo, Umbria, Liguria, Lazio e Toscana, dove i membri vengono pagati a gettoni o con rimborsi spese. Nella Campania di De Luca si è preferito ricorrere, anche in questo caso, a stipendi da nababbo pari a circa 5mila euro per ciascun componente, per un totale di 290mila euro l’anno e fino ad oggi hanno lavorato appena un giorno”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e Luigi Cirillo.

“Una beffa in piena regola – sottolineano Cirillo e Saiello – se solo si pensa, come denunciato dal quotidiano Il Mattino, che in quattro mesi la Consulta si è riunita una sola volta e non certo per esprimere pareri su statuto, leggi o atti amministrativi, ma esclusivamente per nominare presidente e vicepresidente. Uno schiaffo e una presa in giro nella regione con uno dei più alti tassi di disoccupazione in Europa. Da organo di garanzia, la Consulta è destinata a diventare l’ennesimo carrozzone per spartire privilegi, oltre che una nuova fonte di inutili sprechi”.