- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Bacoli (Na) – Lasciati alla porta perché omosessuali, è bufera sulla movida di Bacoli. A denunciare il singolare episodio è Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli: “Le coppie unite civilmente non possono entrare al Lido Turistico di Bacoli. Due ragazzi, Daniele e Giuseppe, messi alla porta perché senza donne. Ancora una volta una vera e propria apartheid per le persone lgbt nonostante le leggi dello Stato e la legge sulle unioni civili. Intervenga subito la Regione, dove da mesi in Sesta commissione è depositata una legge regionale contro l’omotransfobia. Legge sempre più urgente. È assurdo che questi episodi si ripetono con una frequenza sempre maggiore nei luoghi di turismo, un Paese che dovrebbe puntare sul turismo e sul turismo accogliente non può permettersi episodi come questo di Bacoli. Ci sorprende che l’intervento dei Carabinieri non ha dato una immediata risoluzione alla triste e violenta vicenda. Speriamo che venga subito fatta chiarezza e giustizia, i due ragazzi hanno immediatamente esposto denuncia alle autorità competenti. Siamo pronti a sostenere i due ragazzi e pronti ad organizzare un flash mob in questi giorni presso la struttura di Bacoli in questioni”.

L’accaduto, oggetto tra l’altro di una denuncia alle forze dell’ordine, non è passato inosservato e i due ragazzi hanno ricevuto sui sociale centinaia di messaggi di sostegno e solidarietà. La direzione del noto locale flegreo, con un post pubblicato nella giornata di oggi, però non ci sta e respinge con fermezza ogni addebito: “Inevitabilmente accade di abusare del proprio orientamento sessuale rendendolo “diverso” sulla bocca degli altri. La vera professionalità vive di apertura verso ogni tipo di scelta sessuale, religiosa e politica sostenendo e applicando semplicemente il rispetto verso ogni tipo di forma vivente. I nostri dipendenti seguono con gentilezza e cordialità tutti i nostri clienti. Di conseguenza, per vivere in un sistema sereno e garantire la sicurezza di un’esperienza piacevole ci riserviamo il diritto di ammissione “selezionando” anime cordiali al di là delle incomprensioni adoperando sempre un atteggiamento verbale educato, mai volgare; se ciò è già visibile all’ingresso della nostra struttura siamo purtroppo costretti a prendere provvedimenti. Vi invito personalmente a frequentare un luogo dove quelle che voi chiamate “diversità” per noi si trasformano in normalità, simpatizzando semplicemente il perbenismo”. Una spiegazione che non sembra però convincere fino in fondo. Il post pubblicato sulla pagina ufficiale del locale è stato infatti subissato da una raffica di critiche.