- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Napoli – E’stata pubblicata ieri l’Ordinanza Sindacale numero 107 che individua misure cautelari e preventive volte al contenimento del rischio contagio da COVID-19 nella città di Napoli.

Rispetto ad alcuni punti dell’ordinanza, ha introdotto la presidente Caniglia, è importante chiarire le misure poste in essere nei confronti degli esercizi pubblici, per evitare ulteriori danni economici oltre a quelli che già si registrano dopo la diffusione del virus.

L’assessora Francesca Menna ha spiegato cosa è stato fatto dall’amministrazione comunale dopo la pubblicazione delle linee guida del Ministero lo scorso 23 febbraio. È stato istituito un tavolo tecnico istituzionale al quale partecipano il Sindaco, le assessore alla Salute e alla Protezione Civile, i dirigenti comunali competenti e i vertici di Asl Napoli 1, Ospedale del Colli e 118. La stessa assessora Menna è stata poi incaricata di avere contatti con i rappresentanti del mondo scientifico per ulteriori consulenze e approfondimenti. Ogni azione, ha chiarito, viene sempre concordata in collegamento con la parte istituzionale della Regione.

Sulla diffusione del virus in città, l’assessora Menna ha ribadito che l’unico caso registrato ad oggi riguarda un paziente asintomatico che, fortunatamente, ha in autonomia messo in campo le misure preventive, consentendo certamente una riduzione del rischio di contagio. È importante assumere comportamenti corretti, allertando il 118 solo quando, oltre al malessere, esiste anche il sospetto di essere stati a contatto con soggetti contagiati. Sono 36 i tamponi effettuati ieri  e sono tutti negativi.

Nel merito dell’Ordinanza Sindacale, l’assessora ha spiegato che l’amministrazione, d’intesa con il tavolo tecnico, ha individuato misure relative soprattutto al contesto ambientale. Di concerto quindi con i rappresentanti di categoria, sono stati elaborati una serie di interventi volti principalmente ad abbassare i livelli di ansia. Per gli esercizi commerciali è quindi obbligatorio  effettuare, entro 10 giorni dall’ordinanza, interventi di pulizia straordinaria e disinfezione delle superfici e degli ambienti. Queste operazioni, ha chiarito l’assessora, possono essere effettuate in proprio dagli esercenti che poi dovranno esporre all’esterno del locale in modo visibile all’utenza e agli organi preposti al controllo idonea attestazione dell’avvenuto intervento di disinfezione (il modulo si potrà scaricare dal sito del Comune). È possibile anche rivolgersi a ditte incaricate, ma è plausibile che a questa soluzione possano ricorrere principalmente i ristoranti o quelle attività che sono già  soggette a procedure particolari dettate dalla Asl e che quindi già hanno ditte di riferimento. Obiettivo, ha concluso l’assessora, è garantire uno stato generale di prevenzione, ribadendo che non c’è al momento nessun pericolo imminente.

Nel dibattito i consiglieri hanno svolto numerose domande all’assessora. La presidente Caniglia ha chiesto quali misure sono state assunte per gli uffici comunali, ma anche per partecipate come  l’ANM o la Napoli Servizi. Andrea Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) ha chiesto se era possibile ipotizzare, in via precauzionale, misure più incisive per l’igienizzazione dei mezzi pubblici o delle scuole, attraverso interventi di vera e propria sanificazione. Non è poi chiaro, ha proseguito, come definire gli assembramenti, esistono cioè delle contraddizioni nelle misure adottate che andrebbero chiarite. Vincenzo Moretto (Misto – Lega Napoli Salvini) ha evidenziato che negli uffici comunali non viene neanche garantita l’igiene ordinaria, da tempo ha segnalato disservizi  nel palazzo del Consiglio comunale ma, a tutto’oggi, non sono state effettuate operazioni di pulizia straordinaria. Marta Matano (Movimento 5 Stelle), ha evidenziato che l’igienizzazione e la disinfezione dovrebbero essere misure ordinarie negli uffici e nelle scuole, e ha chiesto chiarimenti sulla chiusura delle scuole, se era necessaria una sospensione delle attività didattiche per ulteriori giorni, considerate le forti ripercussioni sull’organizzazione delle famiglie.

A tutte queste osservazioni l’assessora Menna ha risposto che: non sarebbe stato tecnicamente corretto operare delle sanificazioni in ambienti non contaminati dal virus;  sono stati igienizzati tutti gli uffici comunali (sul Consiglio comunale c’è un problema di organizzazione degli orari di intervento da risolvere); sono stati inoltre forniti guanti agli operatori del Welfare a contatto con fasce di popolazione più a rischio, e si sta aspettando una fornitura di mascherine e igienizzanti; sono stati igienizzati tutti i mezzi pubblici, così come comunicato dall’assessore Panini. Sulle 500 scuole cittadine, ha concluso l’assessora, sono in corso le operazioni di disinfezione e igienizzazione, e oggi si sta lavorando a pieno regime per rispettare i tempi.