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Treviso – Si erano appostati fuori ad un ospedale e ad ogni passante proponevano l’acquisto di un kit “Anti-Coronavirus”. È successo stamattina a Treviso, dove la Polizia Locale ha notato, grazie al sistema di videosorveglianza, due campani (uno napoletano, l’altro beneventano) che fermavano di continuo degli utenti all’ingresso del Ca’ Foncello, nosocomio della città. A confermare l’attività sospetta sono state anche alcune chiamate giunte proprio alle forze dell’ordine. 

“Abbiamo inviato subito una pattuglia di pronto intervento. Gli agenti hanno sorpreso due individui impegnati a vendere dotazioni di pronto soccorso senza alcuna certificazione sulla qualità del prodotto, quindi potenzialmente pericolose, senza alcuna autorizzazione alla vendita e, sulla base delle segnalazioni ricevute, pure kit “anti-Coronavirus” comprensivi di mascherine, nascosti probabilmente altrove”, ha spiegato il comandante della Polizia Locale, Andrea Gallo.

I due fermati sono rispettivamente un 53enne di Napoli residente a Mondigoro (Bo) ed un 47enne di Benevento residente ad Imola. Entrambi hanno già precedenti penali per truffa ed altri reati contro il patrimonio. Per loro è arrivato un verbale salatissimo da cinquemila euro ed il sequestro di 10 kit, oltre alla proposta del foglio di via emesso dal Questore.

“Si credono furbi, invece sono soltanto ladri e truffatori che s’inventano fantomatici rimedi per speculare sulle emergenze e sulla preoccupazione della gente”, ha tuonato il sindaco di Treviso, Mario Conte. “Ringrazio la Polizia Locale per aver bloccato questi due individui che, a Treviso, non sono assolutamente i benvenuti. L’attenzione deve restare altissima nei confronti di venditori abusivi e sciacalli che, soprattutto nelle ultime ore, stanno girando per le città: invitiamo i cittadini a continuare a segnalarci situazioni sospette”, ha concluso il primo cittadino trevigiano.