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Napoli – Il Pd non arretra. Anzi, in vista della contromanifestazione di domani mattina torna a rincarare la dose. «Piena e totale solidarietà e vicinanza a tutti quelli che in queste ore, da parte di contestatori organizzati, stanno subendo minacce, attacchi, intimidazioni e sberleffi di ogni tipo solo per aver liberamente scelto di stare domani mattina in piazza Trieste e Trento a testimoniare la verità per Napoli. Quella verità che in un’altra piazza lì vicino, il sindaco e il suo sistema di potere proveranno a nascondere e a mistificare per cercare di rimanere aggrappati alle loro poltrone e ai loro piccoli privilegi». Così Valeria Valente, senatrice e consigliera comunale dem, sui fatti accaduti nelle ultime ore. Sul tavolo c’è ancora una volta il nodo del debito contratto dal Comune di Napoli per la ricostruzione post-terremoto e le sanzioni erogate dalla Corte dei Conti, che l’amministrazione de Magistris non avrebbe alcuna intenzione di pagare allo Stato.  
La Valente, sul punto, non fa sconti: «Quanto a me, in queste ore, da parte di costoro sono diventata bersaglio e responsabile di tutto: del debito post-terremoto (all’epoca avevo 5 anni), dell’emergenza rifiuti, del deficit lasciato dall’amministrazione Iervolino, che 7 anni di de Magistris hanno triplicato portandolo alla spaventosa cifra, mai avuta in passato, di 2,4 miliardi di euro. Non mi ero mai resa conto di aver avuto nel decennio scorso tutto questo potere e tutte queste responsabilità (che in effetti non ho mai avuto), ma soprattutto non mi ero mai resa conto che molti di quelli che domani mattina saranno con de Magistris a dire che tutti i guai di Napoli dipendono dal passato erano anche loro parte dell’amministrazione Iervolino: amnesie da debito. Vengo insultata oggi per aver preso parte ad una conferenza stampa dove c’era anche un parlamentare della Lega, che ha aderito anch’essa alla manifestazione. Tanti di loro che si indignano per questo il 4 marzo hanno votato per chi si appresta a fare il governo con Salvini, non la sottoscritta. Me ne farò una ragione di tutti questi attacchi. Me ne farò una ragione anche del velato insulto sessista che stamattina leggo in un editoriale del professor Labruna». Quanto alle divisioni interne: «Mi fa invece piacere che il Partito Democratico abbia formalmente dato la sua adesione alla manifestazione di domani. Mi dispiace che, per pura battaglia interna, in queste ore una parte dei consiglieri comunali del Pd abbia preso le distanze dalla forma estrema di protesta che abbiamo deciso di mettere in atto esponendo uno striscione sul palazzo del consiglio comunale: lo rimuoveremo quando de Magistris rimuoverà da Palazzo San Giacomo il suo striscione che sta lì da settimane e contro cui non c’è stata nessuna solerte e giusta parola di indignazione. A tutti quelli che condividono il senso dell’appuntamento di domani mattina a piazza Trieste e Trento dico teniamo duro. Manifestiamo per Napoli: per una città migliore, più giusta, più trasparente, che funzioni meglio e libera da chi oggi utilizza il Comune come una questione personale. Sarà, come hanno detto le associazioni, Davide contro Golia. Ma getteremo un seme importante per un nuovo inizio della nostra città. Per questo non dobbiamo avere paura: saremo e siamo in campo per il bene di Napoli».