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A Napoli esiste un luogo dall’incredibile passato, testimone di miserie e di generosità, ubicata nel cuore di Napoli, La Real Casa dell’Annunziata nasce nel XIV secolo insieme all’annessa Chiesa.

La basilica attuale fa parte di un vasto complesso monumentale costituito in origine, oltre che dalla chiesa, da un ospedale, un convento, un ospizio per i trovatelli ed un “conservatorio” per le esposte, cioè le ragazze povere che venivano internate per conservarne la virtù, ma anche fornite di una piccola dote per essere maritate. L’istituzione, dedicata alla cura dell’infanzia abbandonata, era patrocinata dalla Congregazione della Santissima Annunziata, fondata nel 1318. Nel 1343 la regina Sancha d’Aragona, moglie di Roberto d’Angiò, provvide a dotare la congregazione, che crebbe, assumendo la veste giuridica di Real Casa dell’Annunziata di Napoli. L’edificio che ancora oggi ospita l’ospedale ginecologico e pediatrico fu restaurato ancora a metà del XVIII dai Borboni, come recitano le iscrizioni del cortile interno.La ruota degli esposti. Su via dell’Annunziata, a sinistra dell’arco cinquecentesco d’ingresso, è ancora visibile, il pertugio attraverso il quale venivano introdotti nella ruota gli “esposti”, cioè i neonati che le madri abbandonavano, per miseria o perché illegittimi. A partire dal XVI secolo esistono registri nei quali si annotavano il giorno e l’ora di ingresso, l’età e lineamenti del piccolo, e gli eventuali segni distintivi grazie ai quali chi lo lasciava pensava di poterlo riconoscere e riprendere.

La pia opera ha origine nel 1304 per iniziativa di due gentiluomini napoletani, i fratelli Nicolò e Jacopo Scondito che, nel 1343, ottennero il sostegno della regina Sancia di Majorca, moglie di Roberto d’Angiò.
L’opera, ampliata nel 1433 per volontà di Giovanna II, raccolse cospicue donazioni tanto da dare vita, nel 1577, al Banco dell’Ave Gratia Plena che, tra alterne e complesse vicende costituì la genesi del Banco di Napoli.

Questo luogo denso di eventi, antico retaggio della storia di Napoli, ospiterà la rassegna di spettacoli gratuiti “Estate al Cortile”, dall’8 al 18 agosto. Sarà uno spazio interamente dedicato alla musica e al teatro, un palcoscenico su cui si esibiranno grandi interpreti della tradizione classica napoletana, per delle meravigliose serate offerte ai cittadini e ai turisti.
La rassegna è realizzata dall’associazione il Canto di Virgilio, patrocinata dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, nell’ambito del programma dell’Estate a Napoli 2019 .

“Lo scorso anno per la prima volta scegliemmo di aprire gli spazi dell’annunziata offrendo innanzitutto agli abitanti di quel territorio, ma non solo a loro, l’opportunità di godersi durante le serate estive una serie di spettacoli in un luogo che rappresenta un’eccellenza del patrimonio monumentale cittadino” – spiega l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Danielequest’anno quindi abbiamo pensato di rilanciare e raddoppiare l’offerta. Da poco infatti è terminata la rassegna “I luoghi delle fiabe” dedicata ai bambini e alle famiglie che ha registrato il tutto esaurito per cinque sere di seguito e ora diamo inizio all’estate al cortile, che siamo certi incontrerà il favore di un vastissimo pubblico”.

Andranno in scena meravigliose rappresentazioni che spazieranno dal teatro classico contemporaneo, anche  con opere in lingua napoletana, al teatro popolare, dalla musica popolare a quella tradizionale napoletana, passando per il canto di strada, per giungere ad un evento di musica classica con arie di Giovanni Paisiello, Niccolò Piccinni, Saverio Mercadante, Gaetano Donizetti, Gioacchino Rossini.

L’incanto dello scenario storico di questo antico sito di Napoli, accoglierà una rassegna imperdibile dalla forte impronta culturale ed artistica.

Emanuela Zincone