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NAPOLI – La Befana vien di notte… ma cosa porta nella calza degli aspiranti Grandi Elettori campani del Presidente della Repubblica?

Intanto, una data: venerdì 7 gennaio è convocato l’ufficio di presidenza che deciderà le modalità di voto per eleggerli.

Il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero (Pd), Valeria Ciarambino (M5S), Loredana Raia (Pd), Massimo Grimaldi (Forza Italia), Andrea Volpe (Noi Campani – Campania Libera – Psi), Alfonso Piscitelli (Fratelli d’Italia) e Fulvio Frezza (Più Europa) diranno l’ultima parola: ogni consigliere sarà chiamato a dare una doppia preferenza. Ma le operazioni saranno tutte in presenza presso l’aula del Centro Direzionale (sebbene il Covid stia imperversando anche tra i consiglieri regionali) o no? E poi: sarà uno scrutinio segreto?

Il centrodestra, ieri, ha firmato una nota con la quale chiede la validità del voto anche da remoto, che sia palese e, soprattutto, che la maggioranza di centrosinistra si astenga nel momento in cui si dovrà scegliere il terzo dei tre Grandi Elettori che spettano alla Campania.

Per Statuto e prassi, dei 3, due sono espressione della maggioranza e uno dell’opposizione.

Sta di fatto che l’opposizione, in Campania, è formata da due gruppi: dal centrodestra e dal Movimento 5 Stelle. E il primo vorrebbe sfidare il secondo vis a vis.

Il pepe della partita è proprio in questa sfida. Che peserà non solo a livello regionale: c’è chi giura che, a seconda di come si risolverà in Campania, si regoleranno anche quelle nelle altre Regioni dove il Movimento 5 Stelle fa opposizione al Pd mentre a Roma, per la Grande Elezione, dovrebbe giocarci di sponda.

Fatto sta che, alla vigilia dell’Epifania, l’unico sicuro di andare a Roma è il Governatore Vincenzo De Luca, manco a dirlo, il king maker dei Grandi Elettori campani che sfugge ad ogni ordine di scuderia che possa arrivare dalla segreteria nazionale del suo partito, il Pd.

Per questo, le sorprese sono dietro l’angolo: per gli altri due posti, la corsa è tra Oliviero, Stefano Caldoro (o Annarita Patriarca), Ciarambino e Gaetano Manfredi, il sindaco di Napoli. Andando da chi ha più chance a chi ne ha di meno.

Ma oggi c’è da sottolineare che anche Oliviero, il presidente del consiglio, dato per grande favorito, non è affatto sicuro di staccare il biglietto per Roma il prossimo 24 gennaio: leggere questa letterina alla Befana di Luigi Bosco, neo segretario regionale del partito di Mastella “Noi di Centro”, per credere: “Mi parrebbe una cosa giusta se le forze centriste e i consiglieri appartenenti ai gruppi civici e al gruppo misto che si richiamano ad una cultura moderata decidessero di far convergere i loro voti su un loro rappresentante”.

“Fermo restando che riteniamo che debba essere De Luca il primo ad essere designato – prosegue il mastelliano – per il resto, anche in virtù della coalizione larga intelligentemente promossa dal presidente e che ha sortito risultati politici rilevanti, occorre che la parte non di sinistra dello schieramento abbia un suo delegato”.

Tradotto dal mastellanese: per Bosco, il secondo Grande Elettore espressione della maggioranza non dovrebbe essere Oliviero. Per lui, i centristi preparano una calza piena di carbone.