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Ercolano (Na) – “Lo dico con garbo istituzionale. Qui servono soldi per le famiglie che non mettono insieme pranzo e cena”. Queste le parole del sindaco di Ercolano e vicepresidente Anci Ciro Buonajuto intervenuto oggi ai microfoni di Radio Crc.

Il primo cittadino del Miglio d’Oro, oltre a commentare i dati della pandemia sulla costa vesuviana, non concorda con gli altri primi cittadini dell’area metropolitana di Napoli. A partire dal sindaco del capoluogo.

Non sono d’accordo con quelle dichiarazioni di sindaci che si vogliono scaricare le responsabilità. Siamo parte dello Stato e ognuno deve fare la sua parte. De Magistris si sente col cerino in mano? Abbia il coraggio di chiudere il lungomare. Sono d’accordo con le misure che possono essere efficaci. Limitare l’accesso dei minori in una piazza per finire sui giornali mi sembra limitato. I giovani devono uscire in sicurezza, servono più controlli e dal Governo arrivino più forze dell’ordine nelle città” spiega Buonajuto.

È assurdo – conclude il sindaco di Ercolano – che si pensi a chiudere una piazza, non è possibile che un museo sia assimilato a una discoteca. Non ho mai visto assembramenti in un parco archeologico o davanti un quadro di Van Gogh. Ho dato un segnale da Ercolano con il primo consiglio comunale che si è celebrato all’interno di un museo”.