Si è conclusa con un sospiro di sollievo la disavventura di due escursionisti napoletani, Mario e Francesco, che, nel pomeriggio di domenica 6 luglio, si erano smarriti a quota 1700 metri sul Monte Miletto, nel cuore dei Monti del Matese. A recuperarli, dopo ore di apprensione, è stato il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), allertato dai Carabinieri di Bojano.
L’allarme e la macchina dei soccorsi
L’allarme è scattato alle 16.45, quando è arrivata la richiesta di aiuto: i due giovani, di 28 e 31 anni, avevano raggiunto la vetta del Monte Miletto e, durante la discesa lungo il versante di Roccamandolfi, avevano perso l’orientamento finendo fuori traccia e bloccandosi in una fitta zona boschiva.
Una squadra del Soccorso Alpino, in contatto con la Centrale operativa del 118 e i Carabinieri di Bojano, si è subito messa in marcia dal pianoro di Campitello Matese, dirigendosi verso la zona occidentale della montagna e poi ridiscendendo fino al punto indicato dalle coordinate geografiche.
“Soccorsi poco tempestivi”
Dopo esser riuscito a rintracciare uno dei due sfortunati protagonisti, la redazione di Anteprima24 ha raccolto la testimonianza di Mario, il più grande dei due. Non era alla prima escursione da amatore, e, di certo, non si era avventurato senza attrezzatura. “Siamo arrivati al Monte Miletto arrivati da Campitello Matese. – dice Mario – Al ritorno, piuttosto che scendere dallo stesso versante, volevamo vedere anche l’altro lato della montagna. Però, abbiamo sbagliato strada, perché siamo andati a valle e quindi ci siamo persi nel bosco sottostante. Non siamo riusciti a trovare la giusta direzione neanche col gps perché non c’era linea. Eravamo bloccati sotto ad una montagna, in mezzo ad una foresta che era a picco di alcuni valloni ad oltre venti metri d’altezza. Abbiamo chiamato il 112 che sono arrivati quasi tre ore dopo – perché non c’era codice rosso – ci hanno raggiunto, ci hanno fatto risalire la valle, per poi scendere in diagonale nel bosco e raggiungere l’auto di soccorso quasi un’ora dopo“.