Una serie di video diffusi sui social con il marchio “Napoletani Artificiali” ha scatenato un’ondata di indignazione. Attraverso l’Intelligenza Artificiale, i contenuti ritraggono presunti napoletani come ladri, truffatori, pigri, volgari e sporchi. Un mosaico di stereotipi antimeridionali che affonda le radici in un immaginario discriminatorio, alimentato da oltre un secolo e mezzo di luoghi comuni.
Non mancano riferimenti ai cosiddetti “napolecani”, tra motorini senza casco e scippi, in una rappresentazione che ha già collezionato milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti apertamente razzisti. In alcuni video si fa riferimento, seppure in misura nettamente minore, anche a calabresi, milanesi o appartenenti alla comunità LGBTQ+, ma con un’intensità e una frequenza radicalmente inferiori rispetto a quella riservata ai napoletani.
L’esposto: “Razzismo con l’aggravante dell’istigazione”
Di fronte a contenuti ritenuti calunniosi, diffamatori e pericolosi, il Movimento Neoborbonico, insieme ad altre associazioni meridionaliste, ha depositato un esposto formale alla Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza (ECRI), organismo del Consiglio d’Europa.
“Questi video non sono satira: istigano al razzismo e alimentano complessi di inferiorità per i meridionali e superiorità per i settentrionali”, denuncia il Movimento. Nell’esposto si sottolinea come la retorica degli autori – “è solo ironia” – non regga di fronte alla gravità, ripetitività e volgarità dei contenuti, che generano conseguenze sociali reali e dannose.
Copia della denuncia è stata inviata anche al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, come segnale della mancanza di un’adeguata tutela da parte delle istituzioni locali e nazionali.
La denuncia: “Due pesi e due misure”
Nel documento si contesta anche l’inerzia delle piattaforme social, che, a detta dei promotori dell’esposto, ignorano le segnalazioni perché i video “rispondono agli standard”. Un doppio standard che, secondo il Movimento, non sarebbe stato tollerato se i bersagli fossero stati altri gruppi etnici o comunità minoritarie: “In quei casi, gli interventi legali, politici e mediatici sarebbero stati immediati”.
Appello alle istituzioni europee
La denuncia mira ora a richiamare l’attenzione europea su un fenomeno che, per chi lo ha segnalato, rappresenta una forma strutturata di razzismo antimeridionale, ancora oggi radicata nella cultura nazionale. Il Movimento Neoborbonico mette a disposizione i propri uffici legali per eventuali azioni ulteriori, chiedendo interventi concreti e una maggiore vigilanza da parte delle autorità pubbliche e delle piattaforme online.
“L’ironia vera è nata a Napoli tremila anni fa. Questo, semplicemente, è odio travestito da satira”, conclude la nota.