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di Luigi Nicolosi
Napoli – Arancia meccanica al quartiere Mercato, subito azzerata la gang di balordi che ieri pomeriggio ha fatto irruzione in un appartamento di via Alessandro Volta. I tre pluripregiudicati, arma in pugno, hanno infatti tenuto sotto scacco un’intera famiglia, terrorizzando persino un bimbo di appena tre anni, per impossessarsi di tre orologio di marca Rolex e di circa 25mila euro in contanti.
Il colpo è stato messo a segno ieri pomeriggio, quando i tre si sono introdotti in casa armati di pistola e, alla presenza del capofamiglia, della figlia 16enne e della nonna anziana, dopo aver minacciato il figlio della vittima, un bimbo di soli tre anni, puntandogli una pistola alla tempia, hanno fatto razzia di 25mila euro, di tre orologi Rolex e di altri oggetti personali, per poi darsi alla fuga a bordo di una Lancia “Y ” di colore blu con targa parzialmente rimossa. Lanciato l’allarme, sono subito partite le indagini. Dai primi accertamenti al sistema “cattura targhe”, i poliziotti del commissariato Vasto-Arenaccia sono risaliti alla targa completa dell’auto utilizzata dai rapinatori e all’intestatario, Mario Scognamiglio, pluripregiudicato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del quartiere Vasto hanno quindi raggiunto l’abitazione di Scognamiglio, dove hanno ritrovato la Lancia utilizzata per la rapina, ferma e regolarmente chiusa a chiave con motore caldo, segno questo che i malfattori erano appena rientrati alla base. Appostatisi, i poliziotti hanno notato che dallo stabile usciva un giovane, Salvatore Attanasio, pluripregiudicato sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, che con fare sospetto si avvicinava alla Lancia Y, cercando di aprirla. Accortosi dei poliziotti, tentava di darsi alla fuga per essere però bloccato e perquisito. Negli slip venivano così recuperati 8.920 euro, quattro banconote da 50 euro e un Rolex, che costituivano parte della refurtiva già divisa con i complici.
Giunti sul posto i rinforzi dell’Ufficio prevenzione generale, gli uomini della Polizia di Stato facevano dunque irruzione nello stabile di Scognamiglio, che veniva trovato in compagnia del terzo delinquente, Armando Vinciguerra, anch’egli pluripregiudicato con precedenti per rapina e furto con strappo. Gli agenti trovavano sul tavolo della cucina le chiavi della Lancia utilizzata per consumare il colpo, all’interno della quale trovavano occultata sotto il sedile anteriore sinistro una pistola a tamburo, arma priva del tappo rosso e con canna parzialmente otturata, utilizzata per commettere la rapina. Intervallano dell’abitacolo venivano anche ritrovate tre cinture e un paio di occhiali da sole, tutto  riconosciuto come proprio dalla vittima della rapina.
Per i tre sospettati, dopo essere stati riconosciuti dalla vittima, si sono così spalancate le porte del carcere di Poggioreale.