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Una partecipazione superiore alle aspettative ha caratterizzato la presentazione del romanzo Diario di una bambina (IOD Edizioni) di Antonio Liberti, tenutasi domenica 21 settembre presso il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano (MAV): la sala si è mostrata gremita di cittadini, studenti e appassionati, trasformando l’appuntamento in un momento di confronto culturale e civile.

L’incontro è stato aperto e moderato da Prof.ssa Teresa Palladino del Liceo Tilgher, che ha introdotto la serata mettendo in luce i temi del libro; sono seguiti gli interventi di Osvaldo Barba del Movimento Disabili per la Pace e di Nino Daniele, già sindaco di Ercolano, i quali hanno collegato il testo alle istanze di memoria, diritti e partecipazione civile. Presente tra il pubblico Pasquale Testa, editore di IOD Edizioni, che ha sottolineato la rilevanza e l’attualità dell’opera; un momento particolarmente intenso si è avuto con la lettura di brani affidata a Gaia Andrea Liberti, la cui interpretazione ha restituito la voce e i sentimenti della protagonista tra emozione e applausi prolungati.

Nell’intervento dell’autore Antonio Liberti si è affermato con chiarezza il progetto del libro: “Questo libro nasce dal desiderio di dare voce all’innocenza e alla capacità di sognare che ogni bambino porta in sé. È il tentativo di raccontare il mondo con gli occhi di chi lo osserva per la prima volta, con stupore e senza pregiudizi”. Liberti ha poi esteso la riflessione all’attualità, domandandosi “cosa scriverebbe una bambina palestinese se avesse la possibilità di avere una penna, un diario e un piano dove scrivere”, richiamando l’attenzione sul dolore di chi subisce guerra e ingiustizia. Le parole di Liberti hanno trovato eco in Nino Daniele, che ha ricordato come cultura e identità siano strumenti per conservare l’umanità e ha invitato a “sentire il dolore dei popoli del mondo che subiscono guerre e invasioni”. La serata ha infine confermato il ruolo della comunità di Ercolano nel promuovere iniziative culturali capaci di coniugare letteratura, impegno civile e riflessione sui grandi temi contemporanei.