La serata del Premio San Gennaro World si è trasformata in un grande spettacolo sul Sagrato del Duomo di Napoli, dove musica, omaggi e riconoscimenti hanno scandito un programma intenso e partecipato. A fare da filo conduttore è stata la celebrazione di carriere e progetti artistici, con particolare attenzione all’omaggio dedicato a Claudio Mattone.
Omaggio a Claudio Mattone
Emozionato in prima fila, Claudio Mattone ha ricevuto il premio dalle mani dell’assessore comunale alla Polizia Municipale e alla Legalità Antonio De Iesu, su delega del sindaco Gaetano Manfredi. La sua carriera è stata ricordata attraverso performance che ne hanno valorizzato il ruolo di autore e paroliere: Mavi ha interpretato un medley di brani di Eduardo De Crescenzo — tra cui “Dove”, “Vancello a dì”, “Manchi tu” e “Io ce credo” — mentre Roberto Colella ha proposto una versione intensa di “Carcere ’e mare” dal musical C’era una volta… Scugnizzi, destinato a tornare presto in tournée. Fabrizio Mandara ha offerto una rilettura de “Il clarinetto” di Renzo Arbore, e gli allievi della NAP Scuola Campana delle Arti Performative, diretti da Carlo Morelli, hanno eseguito “Magnifica gente”. Per l’occasione Marco Ferrigno ha donato un inedito “scugnizzi” ai premiati Mattone e Alessandro Siani.
Premiazioni e riconoscimenti
La serata si è aperta con riconoscimenti al mondo della cultura: l’editore Rosario Bianco è stato premiato dal giornalista Pier Paolo Petino, mentre il critico Valerio Caprara ha consegnato il premio a Gianluigi Osteri. La Fondazione Napoli C’entro ha ritirato il suo premio attraverso il direttore Vincenzo Porzio, consegnato da Gaetano Gubitosi. Tra gli altri premiati sono saliti sul palco Nunzia Schiano, premiata da Alessandro Siani — a sua volta omaggiato per i suoi trent’anni di carriera — il patron del Teatro Troisi Pino Oliva, il prefetto Michele Di Bari, e il filantropo digitale Antonio Buono, che ha dedicato il riconoscimento a Loredana Simioli. Il premio a Pachy Vocal Coach ha sottolineato la trasformazione del dolore personale in progetto artistico con il metodo HeartVoice; a ritirarlo è stato Ezio Stellato. Tra i protagonisti dei retroscena musicali sono stati ricordati anche i manager Enzo Chiummariello e Raffaele Veneruso.
Finale e momenti musicali
Il gran finale ha acceso il Duomo con le esibizioni di Settembre, che ha cantato “Amandoti” e “Vertebre” — brano con cui vinse Sanremo Giovani 2025 — e di Rosario Miraggio, che ha coinvolto il pubblico con i suoi maggiori successi. La memoria collettiva è stata mantenuta viva con il Premio Rosario Padolino, consegnato dalla moglie Grazia a Roberto Vollero e Massimo Cozzolino, a testimonianza dell’attenzione dell’evento alle storie della città.
Organizzazione e sostenitori
L’evento, promosso da Gianni Simioli, ha visto sul Sagrato letture delle motivazioni affidate a Davide Scafa, Antonio Monticelli, Arianna Petillo, Maria Liuzzi ed Ester Gatta. Il Premio San Gennaro World è stato realizzato con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli e sostenuto da una rete di imprenditori locali tra cui Toraldo, Bava, Opportunity Shop, La Fiammante, Global Welfare Services, Lo riparo rapido, Trexon Shop, Gruppo Gargano, Il Brigante dei Sapori, Ferrigno dal 1836, AEG Pubblicità, Full Security, Prato 1964 e 2R Comunicazioni.
Le scuse di Gianni Simioli
All’indomani della serata, Gianni Simioli ha rivolto le proprie scuse pubbliche alle persone che avevano ricevuto la conferma della prenotazione ma non erano riuscite ad accedere in platea, riconoscendo le responsabilità organizzative. Come ha scritto lui stesso sul proprio profilo social: “solo colpa mia.” e ha spiegato che il criterio adottato — “fino a esaurimento posti” — aveva generato equivoci e disagi, esprimendo il rammarico per quanto accaduto.