- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Ancora troppe domande senza riposta sull’omicidio del giovanissimo napoletano, Davide Bifolco. A sei anni dalla scomparsa il caso arriva in Parlamento.

Davide è stato ammazzato da un carabiniere nella notte tra il 4 e il 5 settembre del 2014 nel suo Rione Traiano a soli 17 anni. A più di sei anni da quell’omicidio le domande senza risposta sono ancora tante. Dal movente del militare fino alle dinamiche che hanno fatto partire i colpi della pistola.

Non ho sparato intenzionalmente, sono inciampato” aveva dichiarato il carabiniere nelle ore seguenti all’omicidio. Una dichiarazione che tuttavia è sembrata fin da subito poco veritiera.

Su tutti questi interrogativi, fermi ancora a 6 anni fa, è al lavoro la deputata del Movimento 5 Stelle, Gilda Sportiello che ha portato il caso in Parlamento per un’interrogazione che faccia luce sulla vicenda rimasta avvolta nel buio di quei palazzoni della periferia a nord di Napoli.

Alla base del lavoro parlamentare c’è la lettera scritta dalla madre di Davide, la signora Flora Mussorofo, inviata al comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri lo scorso 12 novembre 2018. Nella lettera la madre del giovanissimo evidenzia numerose ambiguità sui fatti di quella tragica sera, a partire dal bossolo esploso dall’appuntato Gianni Macchiarolo che “non è mai stato rinvenuto” fino alla rimozione repentina del corpo di Davide dal luogo del omicidio che “ha impedito di fare piena luce sulla dinamica del delitto”.

Nonostante la condanna per il delitto di omicidio colposo l’appuntato Macchiarolo Gianni – si legge nell’interrogazione – “nel secondo grado di giudizio, ottenne la diminuzione della pena a due anni di reclusione, nonché il beneficio della sospensione condizionale si apprende da notizie di giornali che l’appuntato Macchiarolo Gianni resterà in servizio nell’Arma dei Carabinieri”. Difatti oggi, dopo l’omicidio di Davide il carabiniere veste ancora la divisa dell’Arma, nonostante sia sporca di sangue.  Ora così la famiglia non si dà pace e chiede la riesamina delle prove riferite alla morte di Davide Bifolco.

Nel frattempo, nonostante gli anni, in città nessuno ha dimenticato Davide. Solo qualche giorno fa l’artista Biodpi, insieme all‘Associazione Davide Bifolco – Il dolore non ci ferma- ONLUS,  gli ha dedicato un murales nel suo Rione Traiano: “Il ricordo è un modo di incontrarsi. A Davide Bifolco, scugnizzo del Rione Traiano. Per sempre ragazzo”.

Murales di Davide Bifolco al Rione Traiano