“Il nuovo stadio tra tre anni”. Ha risposto così il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ai giurati della sezione Impact del festival di Giffoni che ha incontrato oggi in occasione della prima giornata della 55esima edizione del festival dedicato ai più giovani.
E’ di questi giorni l’idea lanciata dal produttore di realizzare il nuovo stadio del Napoli nella zona di Poggioreale.
Una ipotesi che non suscita particolari entusiasmi in Comune. “E’ un’ulteriore ipotesi – ha detto oggi il sindaco Gaetano Manfredi – una delle tante che abbiamo già visto. La valuteremo, ma lì c’è il Caramanico che è uno dei mercati più importanti della città, quindi ci sono delle problematiche tecniche non facilmente superabili”.
E’ di questi giorni l’idea lanciata dal produttore di realizzare il nuovo stadio del Napoli nella zona di Poggioreale.
Una ipotesi che non suscita particolari entusiasmi in Comune. “E’ un’ulteriore ipotesi – ha detto oggi il sindaco Gaetano Manfredi – una delle tante che abbiamo già visto. La valuteremo, ma lì c’è il Caramanico che è uno dei mercati più importanti della città, quindi ci sono delle problematiche tecniche non facilmente superabili”.
Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis all’inaugurazione della 55ma edizione del Giffoni Film Festival ha incontrato i ragazzi della sezione Impact! per parlare con loro del Napoli.
“La prima volta che sono arrivato a Napoli – ha ricordato De Laurentiis – dopo aver comprato la società, in un campetto sulla via marittima dietro la chiesa vidi tre ragazzini che giocavano a pallone. Fermai l’autista per scendere dalla macchina. Uno aveva la maglia del Milan, uno della Juve e uno dell’Inter. Mi rivolsi a loro dicendo: Ma siete napoletani? Non vi vergognate, perché non avete neanche una maglia del Napoli? Il Napoli era dimenticato. Oggi invece i bambini sono gloriosamente dei fedelissimi e attaccatissimi a questa maglia”.
“È cambiato un mondo – l’osservazione di De Laurentiis. Che le persone più adulte giudichino da una posizione che io penso sia da sfigati che Napoli sia matrigna, a me fa soltanto incazzare e dire ‘ma forse siete voi che avete sposato una tale condizione’. Io dico sempre: vivrei a Napoli tutta la vita. Non vivrei a NY, non vivrei a Parigi. Se dovessi eleggere tre città dove campare direi Napoli, Londra, Los Angeles. Fine dei giochi. C’è la gente innamorata del mignottaggio dubaiano. Ma io a Dubai non ci passerei neanche un giorno della mia vita”.
“La prima volta che sono arrivato a Napoli – ha ricordato De Laurentiis – dopo aver comprato la società, in un campetto sulla via marittima dietro la chiesa vidi tre ragazzini che giocavano a pallone. Fermai l’autista per scendere dalla macchina. Uno aveva la maglia del Milan, uno della Juve e uno dell’Inter. Mi rivolsi a loro dicendo: Ma siete napoletani? Non vi vergognate, perché non avete neanche una maglia del Napoli? Il Napoli era dimenticato. Oggi invece i bambini sono gloriosamente dei fedelissimi e attaccatissimi a questa maglia”.
“È cambiato un mondo – l’osservazione di De Laurentiis. Che le persone più adulte giudichino da una posizione che io penso sia da sfigati che Napoli sia matrigna, a me fa soltanto incazzare e dire ‘ma forse siete voi che avete sposato una tale condizione’. Io dico sempre: vivrei a Napoli tutta la vita. Non vivrei a NY, non vivrei a Parigi. Se dovessi eleggere tre città dove campare direi Napoli, Londra, Los Angeles. Fine dei giochi. C’è la gente innamorata del mignottaggio dubaiano. Ma io a Dubai non ci passerei neanche un giorno della mia vita”.
“Vincere la Champions League entro due anni? Dipende – da tutta una serie di circostanze. Dipende da quanto sono forti le altre squadre. Dipende da quanti incidenti uno può avere. Dipende dal sorteggio del calendario e anche dalle capacità dei nostri calciatori e dei nostri allenatori”. Così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha risposto alle domande dei giovani del Festival di Giffoni.
“Purtroppo, questa divisione tra Sud e Nord mi ha sempre ferito, ma non perché mio padre fosse nato a Torre Annunziata o perché mio nonno fosse nato a Torella dei Lombardi in Irpinia, non c’entra nulla, ma perché il Sud rappresenta, secondo me, una possibile ricchezza. Perché dove non c’è nulla, se tu semini, raccogli molto più di dove c’è. Mi sono sempre meravigliato di questa cecità. Finalmente adesso sembra che si voglia cambiare questa tendenza”. A dirlo Aurelio De Laurentiis, produttore cinematografico e patron della SSC Napoli, che ha incontrato questo pomeriggio i ragazzi della sezione IMPACT!, in occasione della prima giornata della 55esima edizione del Giffoni, al via oggi a Giffoni Valle Piana (SA).