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Napoli – “Vi ringrazio tutti, da Carlo Ancelotti a ogni giocatore, perché avete fatto molto bene. Non era facile passare dal gioco di Sarri a quello del nuovo tecnico”. Aurelio De Laurentiis stila con soddisfazione il bilancio stagionale del Napoli, nella splendida cornice di Villa D’Angelo dove gli azzurri si ritrovati per la cena di fine campionato. Presenti circa 120 persone tra giocatori e relative compagne, staff tecnico, equipe medica e dirigenza. Presente anche il capitano azzurro, Lorenzo Insigne accompagnato dalla moglie. All’appello mancano solo Ospina, impegnato in Colombia, e Ghoulam via per il ramadan. 

Prima della cena il presidente ha preso la parola per ringraziare i calciatori e Carlo Ancelotti: “Dopo tre anni con Maurizio, che è un grande allenatore, c’era da imparare un modo di giocare diverso e bisogna dare merito ad Ancelotti di aver impiegato anche i calciatori poco utilizzati e i nuovi acquisti. Poi può capitare di perdere dei punti, – ha dichiarato a TV Luna  – ma il distacco sulle inseguitrici la dice lunga e non possiamo rimproverarci nulla. La Juve è prima, ma sarà sempre complicato lottare contro chi s’indebita molto più di noi. Ci tengo a sottolineare che noi non abbiamo neanche un euro di debito con le banche e abbiamo sempre rispettato le regole del Fair Play Finanziario”.

Mercato: “Ho sempre accontentato i miei allenatori che volevano entrare nel merito delle scelte di mercato, Sarri non lo ha mai fatto e quindi per noi era impossibile. Carlo ogni giorno entra nel merito, rispettoso dei bilanci del club. Ha lavorato nel Real Madrid, squadra che fattura quattro o cinque volte più di noi”.

Insigne: “Per i napoletani questo territorio è sempre scomodo, ricordate Quagliarella? Venne con tanta voglia da Udine, poi fu costretto a scappare via e solo tempo dopo abbiamo scoperto l’arcano. Questo è un territorio straordinario, il più ricco d’Italia come potenzialità. Ma è beffardo, non ti regala nulla e ti sottrae. Il limite di noi napoletani è che dopo il dito ci prendiamo tutto il braccio. Quagliarella ha dimostrato di essere un bravo calciatore dove non sentiva il peso di questo condizionamento che subiva e di cui non parlava con nessuno”.