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“Io ho avuto successo nel calcio Napoli per la grande disciplina che ho acquisito nel mondo del cinema. Perché quando uno realizza dei prodotti dell’ingegno, dei beni immateriali non tangibili attraverso un processo industriale, secondo me quella è la più grossa scuola del mondo”. Così il presidente di Filmauro e del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis intervenendo agli Stati Generali della cultura in corso a Napoli, promossi dal Sole 24 Ore e dalla Regione Campania. “Puoi fare qualunque altra attività – ha aggiunto De Laurentiis – perché vedrai sempre il particolare nel totale, non lascerai nulla al caso. Come dice il buon Conte ‘amma faticá’, perché le cose non te le regala nessuno, però bisogna conoscere il mercato”.

“Il cinema è un ponte con il pubblico, vuol dire che il pubblico diventa il mio committente. Devo cercare di dare un’opera che accontenti tutti, non soltanto pochi eletti, quindi bandisco il cinema intellettuale, anzi intellettualistico. Che non vuol dire nulla e non porta nulla”. “Io vedo tutti i film, da sempre – ha continuato il presidente -, non lascio nulla al caso. E non smetto fino all’ultimo fotogramma perché voglio vedere dove va a parare questo qua e cosa mi vuol raccontare. E delle volte provo una pietas per chi l’ha realizzato. Ma anche per quei pochi spettatori che magari lo hanno vissuto. Però ogni film diventa un’esperienza e comunque c’è un frame, un fotogramma, che va salvato”.