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Napoli – “E’ ricominciato il pollaio politico”. Senza mezzi termini, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca parla al convengo Industria Felix a Napoli. “Abbiamo retto tre mesi durante la pandemia – dice rivolto agli imprenditori – poi è ricominciata in politica la balcanizzazione e il pollaio permanente, la mancanza di razionalità nell’azione pubblica”

Il presidente torna a richiamare quella logica più volte condannata nelle dirette Fb di questi mesi “del fare finta e del mezzo mezzo, del non decidere mai fino in fondo senz apoi una verifica dei risultati di quello che si propone”

Nulla è mutato dopo la pandemia “avrebbe dovuto spingerci a cambiare tutto, abbiamo avuto la sensazione di potere e dovere cambiare le gerarchie dei valori, la qualità della politica delle istituzioni, ma sono tornati l’accapigliamento continuo e gli ideologismi”. Né stando al Governatore muterà. “Non so se riusciremo mai a liberarci di questi vizi”.

Stoccata al Governo. “L’orientamento al debito se prosegue oltre l’emergenza non va bene – dice ancora -, in più ci sono tempi decisionali incongruenti rispetto all’economia. La logica dei bonus non può diventare la regola. I contributi si danno per fare pil e accrescere l’occupazione ma intanto abbiamo visto la cassa integrazione e le garanzie sul credito bancario applicate in modo bizzarro. Un Paese esitante anche su cose come il Mes che andava preso immediatamente”. 

Immancabile la battuta del giorno che diventa virale. “Io vado in giro con la mascherina, anche quando il sole batte, e sembro un monaco trappista. Sta prevalendo un nuovo senso comune: chi indossa la mascherina sembra un extraterrestre” dice De Luca. “Ci sono contagi di importazione e noto un rilassamento estremamente pericoloso. Qui rischiamo di trovare l’epidemia dietro l’angolo. Ricordo – conclude – che la mascherina non è più obbligatoria all’aperto ma va indossata in presenza di assembramenti”.