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Napoli – Se non ci fosse, Luigi De Magistris, bisognerebbe inventarlo. Il sindaco di Napoli una ne fa, cento ne pensa e mille ne sogna: oggi è il giorno della promessa (per certi versi della minaccia) di una presenza del suo partito, Dema, alle elezioni regionali del 2020. Naturalmente, le parole di Giggino sono come di consueto altisonanti, le promesse mirabolanti:  “Alle regionali”, dice De Magistris, “l’obiettivo è costruire un campo largo, una coalizione civica regionale alternativa a qualsiasi candidatura che veda il proprio riferimento nelle figure di De Luca e Caldoro. Presenteremo una lista con candidature forti e, se ci sarà una coalizione, avremo molte probabilità di vincere: noi saremo la novità rispetto alla riproposizione dello scontro De LucaCaldoro”. Benissimo: chi sarebbe il candidato alla presidenza della Regione? Questo De Magistris, naturalmente, non lo dice, perché probabilmente non lo sa neanche lui. Ma andiamo avanti e gustiamoci qualche altra chicca: “Al 99%”, dice De Magistris, escludendo quindi una sua candidatura, “resto sindaco fino al 2021. Ma lascio quell’1% di margine perchè in politica può sempre accadere qualcosa di straordinariamente innovativo. La lista di Dema? La presenteremo dopo l’Epifania e sarà un’unica lista. La metteremo a disposizione di altri con l’auspicio di costruire una coalizione. Penso che ci siano i margini per poterlo fare”. Il meglio però deve ancora venire: con chi vorrebbe allearsi, De Magistris? Con chiunque! Il sindaco infatti dice di guardare “soprattutto al M5s, al Pd, ma anche alle forze moderate e riformatrici e al centrodestra, se comprendono che la coalizione civica regionale è quello che i cittadini campani si aspettano. Altrimenti meglio soli che male accompagnati, ma parteciperemo comunque per vincere”. Insomma, andrebbe bene tutto: M5s, Pd, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Radicali, Leu, magari anche la Südtiroler Volkspartei. De Magistris, a parole, sembra pronto a scendere a patti con chiunque. Nei fatti, però, la sua speranzella è sempre la stessa: che Il M5s si lasci convincere all’alleanza con Dema, grazie ai buoni uffici di Roberto Fico, che con il sindaco di Napoli continua a tenere buoni rapporti, in vista di una ipotetica successione a Palazzo San Giacomo…