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Napoli – Aurelio De Laurentiis intervistato dal quotidiano ‘La Verità’, ha parlato del campionato che sta per iniziare, dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus e ha concluso con le classiche stoccate all’ex  tecnico Maurizio Sarri.

Ronaldo alla Juve – “Giochi chiusi con l’arrivo di Ronaldo alla Juve? Ah, ah, ah. Prenda carta e penna, ora le spiego: la Juve ha fatto una bella mossa propagandistica per tutto il gruppo Fca, diciamo così. Spero che possa aiutarla a mascherare il calo di entusiasmo che ci sarebbe stato tra i tifosi. Se fosse stato soltanto riconfermato Allegri senza un grosso colpo, dopo sette scudetti cosa si poteva promettere ai tifosi per affascinarli e scaldarli? E per fare la stessa cosa con gli sponsor, il mondo dell’industria e della politica? Riconosco che la società ha avuto la grande trovata di sceneggiatura che le ha consentito di rilanciare l’immagine della Juventus. Chapeau! Io preoccupato? Immagina male. Sono concentrato, carico ed entusiasta, piuttosto”. Tra dire chapeau e vincere campionato e Champions ce ne passa. Ronaldo ha una certa età e in termini di equilibrio per un club è pericoloso spendere così tanti soldi per comprare il cartellino di un giocatore a fine carriera. Se inizi a pagare degli stipendi assurdi prima o poi questo ti si ritorce contro”

Top Player  – “No. Se tutti fanno follie per comprare i nostri giocatori vuol dire che sono di grande valore. Io ho concesso a Sarri di andare al Chelsea solo dopo avergli fatto firmare un impegno scritto: non negoziare nessuno dei nostri giocatori, tranne Jorginho che abbiamo deciso noi di cedere. Poi c’è stata una lotta senza esclusione di colpi per toglierci qualche altro giocatore. Non ci sono riusciti. Anzi hanno firmato un patto di non belligeranza.  Stiamo cercando un terzino. Ma io sono felice soprattutto perchè Ancelotti promuove tutto e tutti. Carletto dice: ‘Io mi diverto. E se mi diverto non ci sono problemi. Ho una grande rosa”. 

Sarri – “Io sono felice perché Ancelotti promuove tutto e tutti. Paragone polemico con Sarri? Se hai giocatori con 60 milioni di clausola e non li fai giocare danneggi te stesso e la squadra, non usi il potenziale e finisci fuori dalle coppe perché nessuno regge due competizioni con dodici/tredici giocatori titolari. Ho capito che era finita con Sarri quando mi disse: ‘Non so se con questi giocatori posso fare meglio’. Sarri era entrato nella fase in cui l’allenatore pensa a se stesso, gli ho chiesto cosa volesse fare quest’anno fino all’ultima partita, ma non ho avuto risposta. Ho notato una certa ineducazione in questo silenzio, ma non mi sono offeso. La sua genialità è monotematica, l’ho visto giocare in un solo modo. Vediamo cosa farà in Inghilterra. Cosa gli manca? Un allenatore completo non fa solo divertire, ma deve anche vincere”.