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Napoli – La commissione Ambiente, presieduta da Marco Gaudini, ha fatto il punto oggi sull’ipotesi di spostamento del sito di trasbordo dei rifiuti da Via Nicolardi all’isola ecologica di Via Saverio Gatto o a un sito alternativo. Sono intervenuti Roberta Sivo, a capo della Direzione Centrale Ambiente, il vicepresidente della IIIa Municipalità Salvatore Flocco, il direttore operativo di Asia Gianfranco Iodice e, per ANM, il dirigente Vincenzo Orazzo.

Rispetto alle soluzioni ipotizzate nella precedente riunione del 25 luglio, ha introdotto il presidente Gaudini, è opportuno sapere oggi se ci sono novità sul sito individuato come sede alternativa per il trasbordo dei rifiuti, e cioè un’area in prossimità di una ex cava in Via Saliscendi, nella IIIa Municipalità. Bisognava infatti verificare se l’area fosse o meno comunale e se risultasse idonea per il trasferimento del sito di trasbordo (attualmente lo stesso avviene accanto all’area giochi del parco di Via Nicolardi).

Come ha illustrato il vicepresidente della IIIa Municipalità Flocco, si sono svolti diversi sopralluoghi ma la Municipalità non è in grado di stabilire la titolarità dell’area, che apparentemente sembra privata. Gianfranco Iodice di Asia ha precisato che, per verificare l’effettiva idoneità del sito di Via Saliscendi, serve una prova pratica con i mezzi grandi di Asia, per testare gli spazi di manovra, per questo è necessario verificare la titolarità, perché senza l’accesso ad un’area attualmente delimitata da un cancello i mezzi non possono invertire il senso di marcia. La direttrice centrale Sivo ha confermato che, rispetto alla richiesta inviata a Napoli Servizi per il tramite del servizio Patrimonio, ad oggi non ci sono riscontri sulla titolarità della strada.

Preoccupazione è stata espressa nel corso del dibattito dal consigliere Stefano Buono (Verdi – Sfasteriati): se infatti il Comune ad oggi non è in grado di conoscere la titolarità dell’area di Via Saliscendi, conviene riprendere l’ipotesi di trasferire il sito di trasbordo nell’isola ecologica di Via Saverio Gatto – un modello di efficienza in città – dando tutte le garanzie ai lavoratori della vicina sede di ANM, che temono i cattivi odori che il trasferimento del sito potrebbe provocare, di mettere in piedi tutte le opportune progettualità e misure tecniche per evitare questo eventuale disagio. Non è infatti più possibile rinviare questa decisione e arrivare nuovamente alla primavera con il sito di trasbordo ancora in Via Nicolardi. Il consigliere Brambilla (Movimento 5 Stelle), esprimendo stupore per il fatto che l’amministrazione comunale non riesca a sapere in tempi rapidi se un’area le appartiene o meno, ha posto l’accento su due questioni: se anche l’area di via Saliscendi fosse di proprietà comunale, bisognerebbe comunque verificare la sua destinazione d’uso e la sua avvenuta messa in sicurezza, tenuto conto che si tratta di una ex cava. In secondo luogo è opportuno chiarire- anche per rassicurare i lavoratori di ANM – che si tratta di un sito di trasbordo e non di trasferenza, e quanti camion, con quali orari e quale permanenza stazioneranno nell’area. Il consigliere Francesco Vernetti (Dema) ha proposto soluzioni tecniche capaci di aspirare i cattivi odori dei rifiuti, mentre il consigliere Domenico Palmieri (Napoli Popolare) ha evidenziato l’importanza di approfondire, in termini di legge, i fattori di rischio connessi alle operazioni di trasbordo dei rifiuti in strada.

Sull’ipotesi di trasferimento a Via Saverio Gatto, il dirigente Orazzo di ANM ha ricordato l’importanza di garantire la logistica connessa alla sottostazione elettrica che si trova nel sito; rispetto ai temuti disagi per le esalazioni che potrebbero derivare dalla sosta prolungata dei mezzi ASIA, Gianfranco Iodice di Asia ha fornito rassicurazioni sul fatto che si tratterebbe di un trasbordo di rifiuti dei mezzi che eseguono la raccolta porta a porta ai Colli Aminei, che i mezzi non sosterebbero nell’area più di cinque ore, che tutti i controlli tecnici vengono regolarmente effettuati e che si possono senz’altro individuare soluzioni per ridurre al massimo i disagi per i lavoratori.

A breve un nuovo confronto con il servizio Patrimonio, con il servizio Difesa Idrogeologica del sottosuolo e con la Polizia Locale per chiarire definitivamente la titolarità dell’area di Via Saliscendi.