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di Ciro Cuozzo

Napoli – Nel giorno del giuramento di Ippocrate, che ha visto protagonisti i nuovi medici al teatro Augusteo a Napoli, a farla da padrone è la politica e le immancabili polemiche dopo il discorso tenuto dal governatore della Campania Vincenzo De Luca.

Il numero uno di palazzo Santa Lucia ha annunciato ai giovani medici neolaureati (sono ben 580 quelli che entrano nell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) la possibilità di “assumere 7600 dipendenti nella sanità pubblica grazie all’approvazione del piano ospedaliero”. “Si apre davanti a voi – ha spiegato De Luca – una fase inimmaginabile solo 4 o 5 anni fa, quando sareste dovuti emigrare o aspettare anni per avere un lavoro. Oggi invece potete farlo sin da subito”. 

Il Governatore ha ricordato “le carenze drammatiche di figure professionali in particolare per la medicina d’emergenza” dove alcuni medici a causa “della tensione, delle intimidazioni e del sovraccarico non partecipano ai concorsi. Servono forze fresche – conclude – anche a causa della decisione imbecille del Governo sulla quota 100. Decine di primari e medici sono stati spinti al prepensionamento aggravando di problemi la sanità pubblica”.

Parole che non sono andate giù alla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino, che accusa De Luca di aver “trasformato un momento emozionante per tanti neo-medici in un comizio elettorale fuori programma, con il solito copione infarcito di slogan e bugie a cui nessuno riesce più a credere”.

Ciarambino non digerisce l’attacco al Governo e replica: “Parole irriguardose per la platea di giovani laureati quelle pronunciate dal presidente della Regione Campania, che ha svestito i panni dell’istituzione che avrebbe dovuto rappresentare in quella sede, per indossare quelli del comiziante e lanciare i soliti attacchi al governo e agli avversari politici, tornando sulla favola della sanità eccellente al cospetto di un disastro che lui stesso ha contribuito a peggiorare negli ultimi quattro anni. E se ci saranno assunzioni nei prossimi mesi, non sarà grazie alla sua gestione scellerata, ma solo grazie allo sblocco del turn over da parte del nostro governo e a un piano ospedaliero regionale approvato solo grazie alle correzioni apportate dal nostro ministero, dopo che i precedenti pessimi piani presentati da De Luca venivano ripetutamente rispediti al mittente”.