- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Nella consueta diretta del venerdì da parte di Vincenzo De Luca c’è tempo e spazio anche per il calcio. Non poteva essere diversamente, considerando le polemiche che si sono sollevate dopo la mancata partenza del Napoli per Torino, dove gli azzurri avrebbero dovuto affrontare la Juventus. La formazione di Gattuso è stata invece trattenuta in Campania dalle autorità sanitarie locali e il Governatore ha voluto chiarire una volta per tutte l’accaduto.

L’Asl ha fatto quello che prevede il ministero della Salute: ha messo in isolamento domiciliare i contatti diretti dei positivi. Né più né meno“, ha spiegato De Luca, “poi ci sono le complicazione: la Figc fa un protocollo in deroga alle disposizioni del ministero e della Regione e quindi si apre polverone. La Juventus, sulla base del protocollo, che è un atto privato e non conta niente per legge e sanità, per bocca del presidente fa dichiarazione penosa e imbarazzante. Siccome c’è protocollo andremo allo stadio questa notte per una dura competizione con i raccattapalle“.

Nel mirino del presidente della Regione finisce il numero uno della società bianconera: “Ad Agnelli rispondo con Schopenhauer, ‘La gloria bisogna conquistarla, l’onore basta non perderlo’. Ma come ci si può ridurre alla meschinità di pretendere di vincere un incontro contro dei giocatori messi in quarantena dalla Asl? Pure il Ct della nazionale si è lasciato andare a una dichiarazione che si poteva risparmiare. Ognuno faccia il suo mestiere“.

Stoccate che non tarderanno ad arrivare ai diretti interessati. “Allora capisco tutti i problemi, capisco che il mondo del calcio coinvolge tanti e grandi interessi economici. Ma ci deve pure essere un punto limite oltre il quale lo sport non è più sport. Perché chi perde lealtà e onore non può parlare di sport“, ha concluso De Luca.