- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti
Napoli – Matteo Salvini torna a essere il nemico politico numero uno di Luigi de Magistris. Il sindaco di Napoli, all’indomani delle elezioni regionali in Abruzzo, commenta con parole di fuoco l’esito delle urne. E nel mirino finisce anche la compagine grillina: «Il Movimento 5 Stelle ha reso, con un capolavoro storico, Salvini capo politico del Governo, tradendo i voti del Sud che reclamavano giustamente la rottura del sistema e il cambiamento. Il M5S ha consegnato al nemico storico dei meridionali la guida di fatto del Paese».
Così l’ex pm, fondatore e presidente del movimento Dema, nel consueto post del lunedì su Facebook nel quale dichiara la città di Napoli «Comune desalvinizzato» proprio come, nel 2014, la dichiarò «Comune derenzizzato». De Magistris spiega che «difendendo Napoli da queste politiche siamo persuasi di ritrovarci anche tutti quei militanti del partito di maggioranza relativa, forse ancora per poco, del Governo, che non si possono riconoscere in queste politiche e con i quali per anni abbiamo condiviso battaglie in difesa dei nostri territori. Almeno con noi a Napoli scassatelo questo contratto di governo». Il sindaco entra quindi nel merito della polemica spiegando che «il Comune desalvinizzato difende la città dal pensiero razzista e xenofobo che impregna il Governo, difende la città dalle discriminazioni economiche e sociali, difende la città da ministri inguardabili che entrano nelle scuole della nostra città metropolitana, offendendo le insegnanti e gli insegnanti del Sud, accompagnandosi anche con una deputata, sottosegretaria al ministero per il Sud, di Afragola che annuiva alle offese del ministro Bussetti verso le nostre terre. Napoli va preservata anche dalla destra neofascista che sta salendo sul carro in corsa di Salvini e da quella politica che dalle nostre parti ben conosciamo e che a livello di potabilità assume il colore marrone: ossia per nulla trasparente, anzi assai inquinata».