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Napoli – In centinaia hanno voluto salutare Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso tra giovedì e venerdì a Torre Annunziata dopo una lite nata per difendere la figlia. Alla chiesa Santa Spirito l’addio tra le lacrime di tanti che hanno salutato con un lungo applauso l’arrivo del feretro. A celebrare la messa l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. “Lui è il papà bello che dona la vita. Maurizio, il papà bello e siamo qui per riconoscerlo, per riconoscere la forza e la dignità di quest’uomo, che ha offerto la sua vita”, riferendosi alla Vangelo sul buon pastore. ”Questo è il momento di stare in piedi, perché di fronte al Cristo risorto non è lecito se non stare in piedi – dice ancora – Non è il momento della rassegnazione e non è il momento dell’indifferenza. No all’indifferenza, no alla rassegnazione. Sì al coraggio di stare in piedi, capaci di lottare, senza arrendersi. Senza darsi mai per vinti. Con le mani levate al cielo: mai in segno di resa, ma in segno di resistenza”. La mattina l’associazione Libera Torre Annunziata ha tenuto una manifestazione proprio nel parcheggio dove è avvenuto l’omicidio. Centinaia le persone, oltre a Maria Adriana Cerrato, figlia di Maurizio e la mamma Tania. Presenti all’iniziativa i vertici di tutte le forze dell’ordine, i carabinieri che hanno lavorato alle indagini, la polizia, la guardia di finanza, la capitaneria di porto e la polizia municipale. L’amministrazione comunale ha portato il vessillo del Comune listato a lutto e lo stesso sindaco Vincenzo Ascione ha posto sulla sua fascia tricolore la coccarda nera. Per l’omicidio del 61enne custode degli scavi di Pompei, sono state arrestate quattro persone con l’accusa di omicidio volontario in concorso: mentre in tre lo tenevano fermo il quattro componente del gruppo lo accoltellava. Si tratta di Si tratta di Giorgio Scaramella (41 anni), Domenico Scaramella (51 anni), Antonio Venditto (26 anni) e Antonio Cirillo (33 anni). Maurizio era intervenuto in difesa della figlia, “colpevole” di aver tolto le sedie utilizzate per occupare abusivamente un posto auto da anni e di aver protestato quando ha trovato una ruota dell’auto bucata.