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Napoli – L’inverno rovente del lavoro precario entra nel vivo con la manifestazione e i successivi fermi avvenuti stamattina a piazza Municipio. Il presidio inscenato davanti all’ingresso del Porto è andato avanti per circa un quarto d’ora, ma tanto è bastato affinché il traffico si paralizzasse lungo l’intera via Marina. La manifestazione è stata poi interrotta dall’intervento della polizia, ma le polemiche non accennano ancora a placarsi. Nel mirino del sindaco Usb finisce infatti il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, al quale viene addebitato il mancato rispetto delle promesse fatte nei mesi scorsi ai disoccupati organizzati di Napoli e provincia.    

Dieci manifestanti sono intanto ancora in Questura e la loro posizione è al vaglio degli inquirenti dopo la protesta di stamani legata a un incontro in prefettura per una vertenza che riguarda gli ex Lsu. Un centinaio di persone si erano infatti stese a terra tra via Marina e piazza Municipio. A protestare sono stati gli esponenti della variegata galassia Lsu, Lpu, Consorzio unico di bacino e progetto Apu del Comune di Napoli, dopo che il previsto vertice con esponenti del ministero del Lavoro, della Regione e del Comune era andato a vuoto proprio per l’assenza dei rappresentanti del ministero. Una defezione che non è affatto andata giù ai lavoratori, che hanno quindi deciso di manifestare il proprio malcontento bloccando la circolazione stradale lungo l’intera linea costiera. Le forze dell’ordine sono intervenute per rimuovere di peso i manifestanti che bloccavano la circolazione e ne hanno portati un gruppo in questura, tra cui alcuni dirigenti locali e nazionali dell’Unione Sindacale di Base. A tutti potrebbe venire contestato il reato di blocco stradale così come previsto dalle nuove regole introdotte dal decreto Sicurezza. La protesta e’ durata circa un quarto d’ora. Al termine delle operazioni negli uffici della Digos sono finite 14 persone legate ai Cobas, all’Apu e alla sigla dei disoccupati 7 Novembre sono state sanzionate amministrativamente per blocco stradale.

Durissimo, sul punto, il commento del sindacato Usb, che annuncia battaglia già a partire da domani mattina, quando davanti alla sede Rai di viale Marconi terrà una conferenza stampa che si preannuncia già infuocata. «A un mese dalla promessa del ministro Di Maio di una due giorni a Napoli sulle emergenze Lsu, Apu, Cub e disoccupazione non sono seguiti i fatti. Questa mattina il ministero ha disertato, così come il governo regionale, il tavolo convocato in prefettura per avviare la procedura di raffreddamento che si è concluso negativamente. In seguito 20 tra lavoratori e dirigenti sindacali, tra cui anche il nostro segretario generale, sono stati condotti in questura a seguito di un blocco stradale. Gravissime – accusa il sindacato – sono le responsabilità del ministro Di Maio, che ha promesso un intervento urgente a cui non è stato dato seguito, si getta benzina sul fuoco della già difficile situazione che campana. Decine di precari della pubblica amministrazione si troveranno tra qualche giorno senza nessun reddito, le promesse del governo del cambiamento sono intollerabili, soprattutto difronte alle aspettative che questo governo aveva acceso in alcuni settori sociali del nostro Paese, specialmente al sud».