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Napoli – Il M5S si sa ha ‘bruciato’ voti in Campania con una disfatta sonora alle elezioni regionali. Sarà forse per questo che il suo leader Luigi Di Maio si sta dando da fare per assicurarsi un girone all’inferno. Il preferito al momento del grillino sembra essere quello degli ignavi. Nel suo tour di oggi tra Ariano Irpino, Giugliano e Pomigliano d’Arco si allena per conquistarsi un posto tra i dannati di Dante. Quelli che non si schierano. Così quando gli si domanda cosa ne pensa delle decisioni prese (l’obbligo di mascherina all’aperto) e annunciate da Vincenzo De Luca se i contagi non dovessero scendere (“Chiudo tutto”) non si espone. E non si schiera.  “Se ho un governatore che mi dice che la situazione è delicata e si devono inasprire le misure per salvare la vita dei concittadini, il mio dovere come Governo è ascoltare, valutare con la scienza è attuare quello che ne deriva da questo confronto”. Bene la premessa, ma quindi qual è la posizione a riguardo? “C’ero e mi era ben presente la situazione durante il primo lockdown – risponde – sindaci e governatori sono stati fondamentali per gestire una situazione senza precedenti. Conoscono i loro territori e al di là dei colori politici, so che nessuno si vuole prendere la responsabilità di mettere a repentaglio la vita dei propri concittadini”. Invece Di Maio, in tour per il ballottaggio delle amministrative, a quanto pare non vuole prendersi la responsabilità ora di prendere posizione. Al punto da dar ragione così sia al Governatore De Luca come al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Che la pensano diversamente, esattamente all’opposto. Per De Luca la situazione contagi è allarmante, per de Magistris è tutto sotto controllo. Per il primo la mascherina va indossata all’aperto. Per il secondo metterla sempre “non fa bene alla salute”. Cose che Di Maio sa benissimo. E che preferisce non pronunciarsi sulla linea da adottare in questa fase. Il girone degli ignavi è vicino.