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Di Carlo Tarallo

“Chi distrugge l’ambiente non la deve fare franca”: la deputata del M5s Iolanda Di Stasio raccoglie la staffetta di Sergio Costa, ministro dell’Ambiente e paladino della lotta ai reati ambientali nella Terra dei Fuochi, e porta avanti le storiche battaglie ambientaliste del Movimento con una proposta dirompente: equiparare i reati ambientali ai crimini contro l’umanità. E lo fa in un momento in cui, per i grillini, è ancora più importante mobilitare la base e ritornare alle origini per riacquistare smalto dopo la crisi del governo M5s-Pd,e per iniziare nel modo migliore l’avventura del Conte bis. La parlamentare napoletana, componente della Commissione Affari esteri e comunitari e Presidente del Comitato Permanente per i Diritti Umani, ha le idee chiare: “Ho proposto al presidente Giuseppe Conte”, spiega la Di Stasio, “di promuovere l’equiparazione dei reati ambientali ai crimini contro l’umanità in sede di Corte penale internazionale, richiedendo una modifica dello Statuto di Roma che la istituisce. In questo modo, daremmo ai cittadini nuovi strumenti di tutela per la loro salute, estendendo la costituzione di parte civile in caso di avvelenamento dei nostri territori”.“Sarebbe fondamentale per l’Italia”, aggiunge la Di Stasio, “dove il giro di affari delle ecomafie ha raggiunto i 16,6 miliardi di euro, secondo Legambiente, e soprattutto per la Terra dei fuochi e per il consenso elettorale del M5s”.