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Napoli  – “Mi sembra un sogno. È accaduto tutto molto in fretta. Ho solo 18 anni ma voglio migliorare. L’età non è un problema, perché penso che la qualità non abbia età. Non serve aspettare per sfruttare le qualità che si hanno”.  Queste le prime parole con la maglia del Napoli di Amadou Diawara. In campo il talento classe 1997 ha stupito tutti per la sua personalità da veterano. E pensare che due anni fa giocava, in Guinea in una squadra parrocchiale di Conakry . Oggi è uno dei prospetti più interessanti della Serie A .

I paragoni sono tanti, in molti rivedono in lui un altro calciatore africano, Yaya Touré, per via della sua capacità di rubare palla e impostare subito l’azione. Una caratteristica molto importante, è la personalità che mette in campo il talento guineano, dote che ha dimostrato anche in Champions League contro il Manchester City. Il centrocampista infatti si presenta dagli undici metri per calciare un rigore pesantissimo. L’Etihad gli urla contro, di fronte c’è Ederson che ha già ipnotizzato Mertens nel primo tempo. Roba da spaventare chiunque ma non Diawara, che pesca dal cassetto della personalità la quantità sufficiente per piazzare il pallone nell’angolino. Glaciale dal dischetto Amadou.

Un giocatore forte sia in fase difensiva che nell’impostazione del gioco, davanti alla difesa dimostra una sicurezza e una tranquillità fuori dal comune per la sua età. Gioca con entusiasmo. A volte gli può mancare l’esperienza, ma fa parte del gioco e anche quella arriverà con il tempo. La combinazione di caratteristiche tecniche, tattiche, fisiche e mentali lo rendono un giocatore preziosissimo, che incarna perfettamente il profilo del centrocampista totale richiesto dal calcio moderno. Sognando di diventare come Yaya Touré, intanto segnando nel suo stadio e a due passi da lui.