- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Casal di Principe (Na) – A poco più di due mesi dalla paventata chiusura della Doria di Acerra (Na) – prevista per il 30 settembre – i dipendenti incassano la rassicurazione del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che ieri a Casal di Principe, nel bene confiscato Casa Don Diana per il Festival dell’Impegno Civile, li ha incontrati garantendo il suo pieno interesse sulla vicenda. “Di Maio – spiega Michele Gaglione, delegato rsu della Fla-Cgil – ci ha siegato che chiamerà direttamente i responsabili della Doria, perché si tratta di un’azienda in attivo e non può andarsene così”. Ieri il vice-premier del Movimento Cinque Stelle aveva ammonito le aziende che prendono i soldi pubblici per venire in un territorio e poi se ne vanno, perché “ciò non sarà più consentito. Dovranno rimborsarci quello che hanno avuto e questi fondi le reinvestiremo per i lavoratori che hanno perso il posto” aveva spiegato nella conferenza stampa tenuta a Casal di Principe. Parole che potrebbero adattarsi alla vicenda Doria. “L’azienda – spiega Gaglione, che sta conducendo la mobilitazione con il collega nonché delegato Uila-Uil Giovanni Mariniello – arrivò ad Acerra tre anni e mezzo fa dopo aver rilevato il sito dal Gruppo Pafial, che aveva uno stabilimento anche a Parma e produceva sughi pronti in vetro. La produzione è rimasta la stessa, ma la Doria, per Parma ha previsto un investimento di 50 milioni di euro che servirà anche a realizzare una terza linea produttiva, che poi è quella di Acerra; per il nostro stabilimento, che è qui da oltre 50 anni (in passato è stato anche della Knorr), invece ha previsto solo la chiusura. Eppure lo scorso anno la Regione stanziò per la Doria 24 milioni di euro, ma l’azienda ha deciso di dirottarli per ammodernare gli stabilimenti di Sarno, Fisciano e Angri”. Sono 62 i lavoratori della Doria di Acerra, una ventina quelli dell’indotto. Il Comune di Acerra ha dato disponibilità all’azienda per un terreno di 100mila metri quadrati che potrebbe essere utilizzato per attività produttive, ma l’azienda non ha sciolto alcuna riserva.