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Di Stefano Colasurdo

Napoli – Il prete anticamorra Don Raffaele Falco è scomparso a 77 anni ad Ercolano. Ha influenzato molti suoi concittadini ad intraprendere una battaglia contro l’illegalità e la malavita sul suo territorio.

Ha combattuto per tutta la sua vita contro la camorra. Non si è lasciato schiacciare da tutto che gli accadeva intorno e urlava contro le persone che facevano del male al suo territorio ed agli innocenti.

Così viene ricordato Don Raffaele Falco che nel lontano 1993 si fece portavoce del riscatto di Ercolano. Diede il via alla battaglia con una lettera inviata alla Commissione Straordinaria per chiedere un sostegno. E così fu. Grazie a lui le forze dell’ordine penetrarono all’interno del comune vesuviano entrando nelle case dei camorristi.

Queste le parole del primo cittadino di Ercolano Ciro Buonajuto sulla propria pagina facebook: “Quando il nome dei camorristi veniva citato a bassa voce, nel timore che qualcuno sentisse, c’era un parroco ad Ercolano, che invece gridava tutto il suo disappunto e la sua rabbia. Urlava contro chi seminava paura e morte nelle strade della nostra città. “Fate venire l’esercito”, scriveva di suo pugno in una lettera inviata alla Commissione Straordinaria che reggeva le sorti del Comune e al Presidente della Repubblica.

In quella infuocata estate del 1993, Don Raffaele Falco, si fece portavoce della voglia di riscatto e di giustizia di un’intera comunità. Furono le sue parole, i suoi messaggi, il suo grido di aiuto a smuovere le coscienze di tutti. Le forze dell’ordine arrivarono in città e andarono nelle case dei camorristi. Iniziò, grazie alle parole di quel parroco, quella lunga onda di anticamorra. Ha permesso alla nostra Ercolano di trovare il coraggio di denunciare, di combattere e di vincere la sua battaglia contro l’illegalità.

Ascoltando le parole di quel sacerdote, dentro di me trovai la forza per iniziare a gridare anche io che la camorra doveva essere sconfitta, che la parte sana della mia città doveva avere la meglio. Oggi Don Raffaele Falco è ritornato alla Casa del Signore. Ercolano si sente più triste, ma in noi resteranno indelebili i suoi insegnamenti e la sua straordinaria forza. Grazie Don Raffaele”.