Il Milan non sbaglia, batte la Fiorentina in rimonta e si porta al comando della classifica della serie A superando il terzetto composto da Inter, Napoli e Roma. A San Siro è decisivo Rafael Leao che prima pareggia i conti dopo il gol di Gosens, poi nel finale segna il rigore (dopo l’intervento della Var e a lungo contestato dai viola) che vale i tre punti per la vetta della classifica. Per la Fiorentina è crisi profonda, ora è terz’ultima in classifica e la panchina di Stefano Pioli, inevitabilmente traballa.
Cresce il Como. Nico Paz oscura Yildiz nella sfida tra talenti emergenti, e i lariani si lanciano all’inseguimento delle posizioni Champions e apre ufficialmente la crisi della Juventus che, dopo cinque pareggi, trova la prima sconfitta. La classifica continua a essere in affascinante equilibrio perché in un colpo solo perdono le due leader che vengono affiancate al vertice dalla ritrovata Inter, che si prende sei successi di fila mostrandosi ora la squadra più in forma, poi però nel posticipo il Milan non fallisce e si porta al comando: era dall’ottava giornata della Serie A 2023/24 che i rossoneri non si trovavano da soli davanti a tutti.
Il Napoli paga anche gli infortuni che la falcidiano e si fa infilzare da Simeone, che si vergogna un po’ troppo di avere procurato dolore ai suoi ex tifosi, rilanciando un Torino che si esalta finora solo quando affronta la prima in classifica. Per la Roma di Gasperini è la seconda sconfitta all’Olimpico (terza considerando la Europa League) dopo una gara di buon livello, appannata dalle solite difficoltà in zona gol. Problema che non assilla l’Inter che ha trovato in Bonny e Pio Esposito delle qualificate alternative a Lautaro e Thuram.
Sale il Bologna di Italiano che fa leva sul gioco di squadra per bastonare il Cagliari di Pisacane con un gol per tempo, con sigillo di un Orsolini neo capocannoniere. Gli emiliani fanno ormai parte di diritto del gruppo delle big della serie A. L’Atalanta rimane l’unica imbattuta ma Juric non gioisce troppo perché la Lazio si difende bene e guadagna un punto importante nonostante la lunga pressione dei lombardi e il palo di Zappacosta.
In zona retrocessione si aggrava la posizione del Genoa a cui non basta giocare oltre un tempo in superiorità numerica per battere il Parma che alla fine si salva col portiere Suzuki che para nel recupero un rigore calciato con troppa pausa da Cornet. Per Vieira la panchina comincia ad essere a rischio. C’è anche Arsene Wenger a gustare la sfida che il Como vince meritatamente sulla Juventus, con un successo che mancava da 73 anni. E’ la riprova del salto di qualità della squadra di Fabregas, condotta per mano dal genietto Nico Paz, quattro gol e quattro assist in sette gare, direttore d’orchestra (che tornerà alla casa madre Real Madrid) di un gruppo di talenti giovani che l’ex campione del Barca fa girare magistralmente. La Juve si imballa, Kalulu si perde Kempf dopo un crosso col contagiri di Paz che alla fine raddoppia con un colpo di grande classe. Difesa approssimativa, attacco evanescente per la Juve in regressione di un Tudor irascibile e in difficoltà che aspetta con apprensione l’esame Champions col Real Madrid. Prima vittoria esterna per il Bologna che sfrutta le occasioni avute mentre il Cagliari ha poco mordente. Vantaggio di Holm, sigillo del solito Orsolini. Italiano dosa le forze in vista dell’impegno di Europa League, basta e avanza contro un Cagliari modesto. L’Atalanta ce la mette tutta ma la Lazio tiene il campo con autorità e guadagna un punto. Juric schiera De Ketelaere con Lookman e Sulemana e la Lazio tiene bene il campo con Gila che comanda la difesa e un centrocampo solido. L’Atalanta prende campo con Ederson, Loookman in crescita e Zappacosta attaccante aggiunto, che coglie un palo. Ma la Lazio reagisce all’assedio e Provedel sbroglia le situazioni più complicate.
Non si risolleva la stagione del Genoa che rimane ultimo dopo un pari col Parma che ha il sapore della sconfitta perché gli ospiti restano in 10 dopo 41′ per il doppio giallo a Ndiaye. L’assedio genoano non produce effetti per gli errori degli attaccanti e le super parate di Suzuki che alla fine ipnotizza Cornet su rigore e regala un punto prezioso agli emiliani accentuando la crisi dei liguri.