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Napoli – Samuele, un bimbo di appena tre anni, era sul balcone della sua abitazione di un antico edificio che affaccia su via Foria, a Napoli. Molto probabilmente si è arrampicato sulla ringhiera dell’appartamento al terzo piano dove viveva con i genitori, si è sporto ed è precipitato al suolo. Per lui, dopo un volo di quindicina di metri, non c’è stato nulla da fare. Trasferito al vicino ospedale “Vecchio Pellegrini”, i medici, infatti, non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. Il piccolo era in casa con la mamma, incinta all’ottavo mese. L’esatta dinamica dell’incidente è ancora in fase di ricostruzione da parte degli investigatori.

Una tragedia che ha lasciato scosso l’intero quartiere. Il papà e la mamma del piccolo sono conosciuti perché appartengono a famiglie di commercianti che da tantissimi anni operano in zona. “Abbiamo sentito le urla e ci siamo precipitati in strada. Non potevamo credere ai nostri occhi, era una scena surreale  sono state le urla della mamma e degli altri familiari, a farci capire che era successo qualcosa di terribile”, hanno raccontato i negozianti che affacciano su marciapiede dove è precipitato il bambino. “Stavo lavorando e ho sentito un tonfo che proveniva dall’esterno ma non mi sono allarmato in quell’istante” spiega il farmacista sotto al palazzo a ‘Il Mattino’.

“Ho visto sfrecciare tante auto della polizia ma mai avrei immaginato che fosse accaduta una tragedia del genere. Penso al dolore della mamma. Spero tanto che abbia tanta forza”, dice commossa un’anziana donna.

Sono state le urla che ho sentito subito dopo, a preoccuparmi e a spingermi ad uscire dal negozio. Ho sentito delle urla disperate e istintivamente ho attraversato la strada per capire cosa fosse accaduto” ha raccontato Francesco, il proprietario dello storico chiosco vicino agli uffici del Giudice di pace. “Non potevo credere che Samuele fosse caduto dal balcone, è un bimbo sempre sorvegliato e seguito da due genitori molto attenti” ha continuato Francesco con le lacrime agli occhi.

Ci hanno detto che il piccolo si era arrampicato alla ringhiera del balcone, dove si trova una parete divisoria in ferro, perdendo l’equilibrio e precipitando – hanno spiegato alcuni amici di famiglia – la cosa strana è che il bimbo non usciva mai fuori al balcone, neanche per giocare“.

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