Tempo di lettura: 3 minuti

Il ventisettenne Konte Allhaje, entrato in carcere nel mese di ottobre 2024, in data 30 settembre 2025 dal carcere di Poggioreale viene ricoverato all’Ospedale Cardarelli e poi trasferito al Cotugno, in data 3 ottobre, per una grave forma di Tubercolosi, morendovi in data 10 ottobre 2025. Il Magistrato ha predisposto l’autopsia per comprovare il motivo del decesso. Nella nottata di oggi, sempre a Poggioreale, un detenuto italiano di quarantuno anni è deceduto per cause ancora da accertare. La salma è stata trasferita, nell’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli, per l’autopsia.

“Si continua a morire di carcere e in carcere. Restando a Poggioreale, dall’inizio dell’anno si sono verificati 2 suicidi, 25 tentativi di suicidio, 202 atti di autolesionismo, 3 decessi per cause da accertare e 9 decessi per cause naturali. In riferimento al decesso del giovane gambiano, ho scritto al Provveditore campano dell’amministrazione penitenziaria, al Direttore del Carcere di Poggioreale ed al Direttore Sanitario dello stesso per chiedere informazioni sulla vita del detenuto durante la detenzione, se soffrisse di patologie, se vi fossero possibilità che il virus tubercolosi fosse già incubato nel soggetto senza però ricevere una diagnosi. In considerazione del fatto che i suoi compagni di cella mi hanno riferito che soffriva da tempo di dolori, tossiva, perdeva sangue dalla bocca. I 5 compagni di cella sono stati testati con analisi specifiche risultando negativi al virus tubercolosi, ma il giovane morto era un lavorante, in questo senso ho chiesto alle autorità competenti se le aree frequentate dal detenuto siano state sanificate, disinfettate e se, alcuni detenuti in contatto con Konte Allhaje siano stati testati.”

Così Samuele Ciambriello, Garante Campano delle persone private della libertà personale, che nella giornata di ieri si è recato presso il Carcere di Poggioreale, anche nel Reparto Salerno dove Konte Allhaje era detenuto, per incontrare i detenuti. Ieri, il sovraffollamento di Poggioreale è arrivato alla presenza di 2.165 detenuti, in Campania se ne contano per un totale di 7.713 detenuti con un indice di sovraffollamento pari al 139%.

Ecco il commento del Garante Ciambriello sulla visita di ieri pomeriggio: “Pessime condizioni igieniche e di sicurezza, sottodimensionato il personale penitenziario e le figure socioeducative, scarsa assistenza sanitaria. Saltano molteplici visite sanitarie per mancanza di scorta. A tal proposito, proprio nel Padiglione Salerno, ho avuto modo di incontrare un detenuto malato di Talassemia, in condizioni fisiche cagionevoli che avrebbe dovuto effettuare una trasfusione di sangue, di cui necessita settimanalmente, che è saltata proprio per mancanza di scorta. In aggiunta, un altro detenuto mi informa che doveva essere trasferito presso un nosocomio pubblico per essere sottoposto ad un intervento chirurgico di asportazione di una massa tumorale in sede maxillofacciale, saltato per ben due volte. Ho più volte denunciato lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la struttura carceraria e, soprattutto, la disumanità alla quale i detenuti e gli agenti penitenziari sono condannati. Gli agenti fanno lo sciopero da giorni anche per la loro mensa! Chi deve intervenire? Il carcere è un buco nero. Il carcere è una bomba ad orologeria. La politica tace, fa solo passerelle! Ma mi auguro che possa intervenire al più presto la Procura di Napoli e la stessa Magistratura di Sorveglianza, oltre all’ ASL di riferimento” conclude così Ciambriello.